Una giornata dedicata al drammaturgo spagnolo Juan Mayorga. I dipartimenti Culture e civiltà, Lingue e letterature straniere e Scienze umane di ateneo, mercoledì 13 aprile, hanno organizzato tre appuntamenti sul tema del teatro della memoria. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della rassegna “Memoria memorie”, ciclo di incontri ed eventi con cui l’ateneo intende mantenere viva la riflessione su una delle pagine più buie della nostra storia, la Shoah.
Il programma. Durante la mattinata, alle 11.30 in aula 2.5 del palazzo di Lingue, Juan Mayorga incontra gli studenti. L’autore, vincitore nel 2015 del Premio Europa per il teatro, sarà introdotto da Silvia Monti, docente di Letteratura spagnola, e dalla regista Nicoletta Zabini. Nel pomeriggio, alle 17.30 in aula T5 del Polo Zanotto, Mayorga sarà il protagonista di una tavola rotonda dedicata a “Teatro e memoria storica”, a cui interverranno i docenti di ateneo Gian Paolo Romagnani, docente di Storia moderna e direttore del dipartimento Culture e civiltà, Paola Ambrosi, docente di Letteratura spagnola e Nicola Pasqualicchio, ricercatore di Discipline dello spettacolo ed Enrico Di Pastena, docente di Letteratura spagnola dell’università di Pisa.
Lo spettacolo. Appuntamento, infine, alle 20.45, al Teatro Camploy, con la rappresentazione dell’opera teatrale “Il giardino bruciato”, che, nonostante sia una delle creazioni più significative della drammaturgia di Mayorga, non è mai stata messa in scena. L'opera è stata tradotta da Paola Ambrosi, con l’adattamento della regista Nicoletta Zabini, che ha formato una compagnia ad hoc con attori veneti. La vicenda narrata racconta di Benet, giovane psichiatra, che inizia a lavorare all’ospedale di San Miguel, diretto dal dottor Garay. La storia è ambientata alla fine degli anni ’70 in un’isola in Spagna. Benet decide di far luce su una vicenda recente di quel luogo: durante un’incursione squadrista nel '39, furono fucilati e seppelliti in una fossa comune nel giardino dell’ospedale dodici pazienti. Il giovane incolpa il Direttore dell’accaduto e si trasforma in un detective.
Juan Mayorga (Madrid 1965) si è laureato nel 1988 in Filosofia e in Matematica, con studi di perfezionamento a Münster, Berlino e Parigi. Nel 1997 si è dottorato in Filosofia con un importante lavoro: Revolución conservadora y conservación revolucionaria. Política y memoria enWalter Benjamin(Anthropos 2003). È stato professore di Matematica a Madrid e ad Alcalá de Henares, di Drammaturgia e di Filosofia nella Real Escuela Superior de Arte Dramático di Madrid e direttore del seminario Memoria y pensamiento en el teatro contemporáneo all’Istituto di Filosofia del CSIC. Attualmente dirige la Cátedra de Artes Escénicas de la Universidad Carlos III de Madrid. Ha ottenuto, tra gli altri, il Premio Nacional de Teatro (2007), il Nacional de Literatura Dramática (2012) il Valle-Inclán (2009), il Ceres e La Barraca (2013), il Max al migliore autore (2006, 2008 e 2009) e al miglior adattamento (2008 e 2013). In ambito internazionale gli è stato recentemente attribuito il Premio Europa per il teatro 2015.
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04.04.2016