Il 2016 è l’anno che celebra i 400 anni della morte di William Shakespeare. In tutto il mondo si sono attivati progetti e iniziative culturali, da festival internazionali a tournée teatrali, per ricordare le opere del grande Bardo. Data la stretta connessione fra Shakespeare e Verona, Daniela Carpi, docente di Letteratura inglese del dipartimento di Lingue e letterature straniere di ateneo, ha organizzato un evento internazionale in collaborazione con il dipartimento di Scienze giuridiche dedicato agli aspetti legali delle opere shakespeariane. “As You Law It. Negotiating Shakespeare”, questo il titolo dell’evento, si terrà dal 9 all’11 novembre al Museo civico di Storia naturale.
Durante il convegno interverranno studiosi nazionali e internazionali di chiara fama, esperti su temi connessi a diritto e letteratura e incentrati su proficue riletture dei testi shakespeareani; inoltre, l’iniziativa sarà arricchita, alla chiusura del primo giorno, da una “performance” teatrale: Gary Watt dell’università di Warwick, che collabora con la Royal Shakespeare Company, reciterà alcuni brani tratti da Shakespeare e sarà accompagnato da una violinista che suonerà brani rinascimentali.
L’iniziativa si colloca nell’ambito delle attività culturali promosse dall’università di Verona sul tema interdisciplinare “Diritto e Letteratura”. Inoltre, si collega alle attività dell’Associazione italiana di diritto e letteratura, Aidel, e dell’Academia Europaea, della quale Carpi è membro. L’evento si rivolge a studenti e docenti universitari, delle scuole secondarie e alla cittadinanza, con l’obiettivo di mettere in contatto il territorio veronese con i più recenti e innovativi studi internazionali su Shakespeare. Realizzato con il patrocinio del Comune di Verona, il convegno si incentra sul Rinascimento inglese e sulla figura di Shakespeare. “Il Rinascimento inglese – spiega Carpi – mette molte volte in scena problemi legali: l’immaginazione del periodo è spesso focalizzata su scene di tribunale, dispute legali, problemi di eredità e di successione, passaggi di proprietà, contratti e testamenti. Shakespeare era affascinato dalla legge e la sensazione che si trae dalla lettura delle sue opere è quella di una società in trasformazione. La situazione legale del periodo non appare, infatti, statica, ma piuttosto presenta continui adattamenti del codice legale alle nuove necessità causate da una forte espansione economica e dal mescolarsi delle classi sociali a seguito della crisi dell’aristocrazia e dalla salita al potere della classe mercantile”.
“Diritto e Letteratura”. Dopo la fine dell’enciclopedismo e la nascita degli specialismi, che hanno irreggimentato le varie discipline in rigidi separatismi, gli studi critico-legali si riavvicinano nuovamente a quelli letterari e legali sotto l’egida di una più ampia etichetta di “studi umanistici”. La recente crescita di studi critici sul rapporto fra diritto e letteratura non è che il riconoscimento del riaccostamento fra i due campi culturali: se ne studiano le affinità, le reciproche interferenze e i reciproci influssi, nonché la comune utilità scientifica e didattica. Se il testo letterario spesso presenta problematiche legali, che possono servire ai giuristi stessi come casi emblematici da analizzare e considerare come “precedenti”, così la legge entra nella tessitura narrativa del testo letterario. Così come il diritto si può avvantaggiare della letteratura appunto per trovarvi casi esemplari, del pari il critico letterario può, tramite la metodologia della filosofia del diritto e del diritto comparato, rinnovare la lettura e l’interpretazione del testo letterario. Infatti, il testo letterario è un grande affresco che riflette e propone tutte le idee che permeano di sé la società: dalle tematiche sociali a quelle scientifiche, da quelle filosofiche ed esistenziali a quelle legali, da quelle politiche a quelle teoriche o artistiche, la letteratura riflette, sia a livello mimetico che di sperimentazione formale, tutto ciò che tormenta o esalta la società del momento.
25.10.2016