Per fare la differenza in un colloquio di lavoro è necessario, prima di tutto, conoscere se stessi, le proprie attitudini, obiettivi e capacità, senza dimenticare che il colloquio inizia già dalla stretta di mano fra candidato e selezionatore. È questo il “self marketing”, tema dell’ultimo incontro del ciclo di seminari aziendali di marketing coordinato da Barbara Gaudenzi, docente di Economia e gestione delle imprese. Ospite della lezione Mara Lenti, responsabile della filiale veronese dell’agenzia per il lavoro Umana spa. “Il lavoro che Umana compie è volto alla ricerca di capitale umano, risorsa essenziale per ogni impresa – spiega Lenti – Da qualche anno collaboriamo con l’ateneo per conoscere potenziali candidati e creare in loro consapevolezza di sé”.
Da cosa dipende la scelta di un selezionatore? Alla domanda gli studenti hanno risposto elencando quali sono, secondo loro, le qualità necessarie per fare la differenza, tra queste l’intraprendenza, la motivazione, l’affidabilità e la credibilità. Ma queste caratteristiche non bastano, perché devono essere accompagnate da una preparazione su se stessi a monte che consenta di saper scegliere la posizione per cui proporsi e gli sbocchi professionali a cui si può accedere, sulla base del proprio percorso di studi e di vita. Mara Lenti ha suggerito, inoltre, una parola chiave per il superamento positivo di un colloquio, ovvero “emozione”. Ciò che distingue una persona da centinaia di candidati che aspirano alla stessa posizione è l’energia che è in grado di stabilire con l’interlocutore:
Barbara Gaudenzi, facendo un bilancio del ciclo di incontri in occasione dell’ultimo appuntamento, ha sottolineato come l’esperienza abbia avvicinato “studenti, manager e imprenditori, grazie allo scambio di consigli e direttive per l’inserimento nel mondo del lavoro e per lo sviluppo delle competenze personali”.