Nel quinto centenario dalla creazione degli intarsi della sacrestia di Santa Maria in Organo di fra Giovanni da Verona, la Fondazione Verona Minor Hierusalem presenta il nuovo progetto “L’arte dell’accoglienza innovativa e inclusiva tra architettura, pittura e intarsio nella chiesa di Santa Maria in Organo”. Dal 7 all’11 giugno sono in programma quattro giornate di eventi culturali aperti alla città e dedicati a valorizzare l’opera del grande monaco maestro intarsiatore veronese.
I partecipanti potranno interagire con i capolavori lignei di fra Giovanni custoditi nella sacrestia della chiesa dell’antico monastero olivetano grazie a laboratori, visite esperienziali e assistere a un concerto di musica antica grazie alla collaborazione con il conservatorio “E.F. Dall’Abaco” di Verona. Grande attenzione sarà riservata all’accoglienza di persone cieche, ipovedenti, sorde e con disturbi dello spettro autistico grazie all’utilizzo di strumenti innovativi e tecnologici di supporto ai volontari realizzati dalla Fondazione Verona Minor Hierusalem nell’ambito del Pnrr Cultura 4.0 e con il contributo di Retina Italia Odv, Associazione nazionale per la lotta alle distrofie retiniche ereditarie e prevede.
Il programma dettagliato delle giornate è disponibile sulla pagina web della Fondazione https://veronaminorhierusalem.it/
“A distanza di cinque mesi dalla vincita del progetto L’arte dell’accoglienza innovativa e inclusiva tra architettura, pittura e intarsio nella chiesa di Santa Maria in Organo nell’ambito del Pnrr Cultura 4.0 e in occasione di questo importante anniversario per la cultura e l’arte veronesi – afferma Paola Tessitore, direttrice della Fondazione e docente all’università di Verona – Verona Minor Hierusalem intende condividere con la città i risultati dell’intenso lavoro della sua realizzazione. Sono stati coinvolti centinaia di volontari, docenti dell’università e del conservatorio di Verona e gli operatori e le operatrici del Museo tattile statale Omero di Ancona e di Gav, Gruppo Asperger Veneto, dell’associazione FractaCantica, e giovani professionisti e professioniste veronesi di innovazione tecnologica che hanno prestato con grande partecipazione il loro prezioso impegno. Il progetto è stato anche l’occasione per la Fondazione di concentrarsi sugli obiettivi fissati per quest’anno riguardanti l’inclusività, l’accessibilità e la condivisione della bellezza del patrimonio culturale, artistico e spirituale presente nelle chiese dei tre itinerari cittadini anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie a supporto dell’accoglienza da parte dei volontari, impegno più che mai attuale e necessario”.
© Foto di Fondazione Verona Minor Hierusalem