Dall’8 al 11 A Verona ospiterà, nel Palazzo della Gran Guardia, la quinta edizione dell’International Conference on Functional Neurological Disorder, evento di spicco nel panorama internazionale dedicato ai Disturbi neurologici funzionali, Fnd. L’organizzazione della conferenza della Functional Neurological Disorders Society è stata affidata a Michele Tinazzi, docente di Neurologia, Direttore della Clinica Neurologica del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’università di Verona e tesoriere della Società scientifica americana.
I Disturbi neurologici funzionali, noti anche come disturbi di conversione, sono disturbi neuropsichiatrici non riconducibili ad una causa organica, per molti anni misconosciuti sia in ambito clinico che di ricerca, nonostante siano tra le condizioni più comuni riscontrate da neurologi e psichiatri. Negli ultimi anni, tuttavia, la comunità scientifica ha mostrato un progressivo interesse verso questa area al confine tra Neurologia e Psichiatria ed ha sviluppato nuovi concetti relativamente a modello di malattia, terminologia, approccio clinico e di gestione.
L’International Conference on Functional Neurological Disorder vedrà la partecipazione di oltre 900 ricercatori e clinici internazionali di spicco di cui 700 in presenza e 200 a distanza, con competenze e background diversi nell’ambito delle Neuroscienze, tra cui neurologi, psichiatri, psicologi, fisiatri, fisioterapisti. L’evento ha ottenuto il patrocinio delle più importanti società di Neurologia e Psichiatria e Riabilitazione Neurologica nazionali ed internazionali.
Il programma scientifico della Conferenza comprenderà sessioni plenarie, corsi e presentazioni di contributi di ricerca originali. Gli argomenti trattati verteranno sulle ultime novità in campo scientifico e clinico, con un focus particolare sulla classificazione, fisiopatologia, diagnosi e trattamento dei Disturbi neurologici funzionali. Questi includono disturbi motori, cognitivi, vertigini funzionali, crisi non epilettiche, condizioni frequenti, molto disabilitanti e a tutt’oggi non adeguatamente diagnosticati e trattati. Un tema innovativo riguarderà i disturbi neurologici funzionali associati, in un terzo di casi, a comorbidità neurologiche organiche tra cui disturbi del movimento, epilessia, sclerosi multipla, demenza, cefalea, dolore e fibromialgia.
La Clinica neurologica di Verona da anni costituisce un punto di riferimento nazionale e internazionale per gli Fnd grazie alla presenza di un team multidisciplinare coordinato da Tinazzi che include diverse figure professionali, sia universitarie che ospedaliere, tra cui neurologi, fisiatri, fisioterapisti, psicologi e psichiatri. Negli ultimi anni, il gruppo di professioniste e professionisti ha svolto e sviluppato attività clinico-assistenziale, di ricerca, didattico-formative e linee strategiche volte a stabilire una forte interazione tra università e Aoui di Verona, interdisciplinarità all’interno dell’ateneo scaligero e un’intensa collaborazione scientifica a livello nazionale e internazionale. L’attività clinico-assistenziale del team viene svolta nella Clinica neurologica scaligera utilizzando moderni approcci diagnostico-terapeutici multidisciplinari in regime di ricovero e ambulatoriale che costituiscono a tutt’oggi un punto di riferimento prioritario per pazienti provenienti anche da altre regioni d’Italia.
A tal riguardo il team Fnd dal 2017 è promotore e coordinatore del Registro italiano disturbi motori funzionali della Società Italiana Parkinson e Disordini del movimento, finalizzato alla raccolta di dati demografici e clinici dei pazienti affetti da tali disturbi, residenti nelle diverse regioni italiane grazie alla collaborazione di 25 centri universitari che aderiscono al progetto. Grazie al Registro nazionale il gruppo di lavoro diretto da Tinazzi ha prodotto numerose pubblicazioni scientifiche che approfondiscono diversi aspetti epidemiologici, fisiopatologici e clinici dei Disturbi neurologici funzionali. Il team ha, inoltre, sviluppato collaborazioni scientifiche con numerosi gruppi di ricerca italiani ed europei di elevato profilo scientifico su progetti di studio pilota e multicentrici, di ricerca di base e clinica, finanziati dal Ministero della Salute, dal Mur e da altri enti pubblici o privati, e pubblicati su prestigiose riviste di neuroscienze e neurologia, spesso ricoprendo un ruolo di promotore e coordinatore.
Nel 2022 e nel 2023 sono stati finanziati 3 progetti “The Mind-Brain-Body Projects in FND” di cui 2 dal Ministero della Salute nell’ambito della Ricerca finalizzata nel 2021 e PNRR e uno dal MUR nel 2022 per un totale di 1.700.000 euro. Questi progetti, che vedono come partners la Neurologia dell’Istituto San Raffaele di Milano e la Neurologia dell’Università di Salerno, scaturiscono dalla collaborazione all’interno del dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’università di Verona tra la Neurologia, la Neuroriabilitazione, e la Psichiatria e Psicologia Clinica con il dipartimento di Economia Aziendale con ilcoordinamento di Tinazzi e di Marialuisa Gandolfi, docente di Medicina fisica e riabilitativa di ateneo.
Il Team oltre ad aver promosso periodicamente formazione a più livelli organizzando importanti eventi congressuali, anche internazionali, nel 2023 ha istituito e coordina il Gruppo di Studio dei Disturbi Neurologici Funzionali della Società Italiana di Neurologia e ha promosso, primo ateneo in Italia, il Corso di perfezionamento che vede la partecipazione di oltre di 30 professioniste e professionisti.
Due anni fa, inoltre, il gruppo di lavoro ha fondato a Verona AiDiNeF, Associazione italiana per il disturbo neurologico funzionale, la prima iniziativa di questo tipo in Italia. Formata da pazienti, familiari e personale sanitario, questa associazione si dedica alla promozione della conoscenza sui disturbi neurologici funzionali e si impegna a dare voce a coloro che spesso non sono stati ascoltati o creduti riguardo i loro sintomi. La fondazione di AiDiNeF rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento e la comprensione di queste condizioni, frequentemente fraintese e sotto-diagnosticate. L’associazione mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso l’educazione, il supporto e la sensibilizzazione, affrontando le sfide quotidiane che questi pazienti e le loro famiglie devono superare.