Sono più di 30 grandi aziende trivenete quelle che il Consorzio Inest, ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est interconnesso, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui fa parte l’università di Verona, ha radunato giovedì 30 gennaio nel Palazzo del Bo dell’università di Padova in occasione dell’Open Innovation Day.
L’evento, dedicato al modello di innovazione dell’Open Innovation, ha visto la partecipazione di imprese, accademici e istituzioni da tutto il Triveneto. Ad aprirlo, la rettrice dell’università di Padova, Daniela Mapelli, e l’assessora Margherita Cera, delegata per Innovazione e transizione digitale del Comune di Padova.
La giornata ha rivestito un’importanza strategica fondamentale, consolidando i legami tra le imprese e i 9 atenei e istituti di ricerca triveneti aderenti al Consorzio. Tra i momenti più significativi spicca la premiazione delle aziende selezionate, che si sono distinte per la loro capacità di innovare processi e prodotti. Ma la portata dell’evento è ancora maggiore: il vero obiettivo è alimentare l’ecosistema dell’innovazione locale, imparando dalle esperienze aziendali e favorendo lo sviluppo di progetti di grande impatto in linea con il paradigma dell’Open Innovation.
Inest premia le eccellenze nell’innovazione
A riconoscimento della loro capacità di trasformare idee in progetti concreti e di valore, tanto nel contesto del Nord-Est quanto in quello nazionale e internazionale, il Consorzio Inest ha conferito un attestato alle oltre 30 aziende innovative selezionate. La premiazione di queste aziende è il culmine di un lavoro di ricerca e di mappatura delle imprese trivenete della durata di 12 mesi.
I criteri per la selezione delle aziende
Le imprese sono state selezionate sulla base di una lista di indicatori di performance di innovazione, costruiti a partire da dati che riguardano il bilancio, i brevetti detenuti dalle aziende e i progetti di R&S e Innovazione finanziati su bandi pubblici. Inoltre, sono state prese in considerazione le imprese con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro.
L’Open Innovation: le voci di esperti e aziende
Come momento di ispirazione per atenei e imprese, Ernesto Ciorra – Advisor per la POLIMI Graduate School of Management, per MIT Technology Review Italia e per Fondazione Pubblicità Progresso, nonché padre del concetto di Open Innovability – ha condiviso, in un suo intervento, la propria visione su limiti e opportunità dell’Open Innovation.
Esperienze e strategie in questo ambito sono state anche raccontate dai rappresentanti di quattro aziende tra quelle premiate – Carel Industries, FiloBlu, Irinox e Thermokey – i quali hanno preso parte a una tavola rotonda a chiusura dell’evento.