Un viaggio tra le religioni e i credo del mondo attraverso la musica. Uno studio delle sacre scritture sotto una lente d'ingrandimento tutta musicale. Armonie di note che aiuteranno a riscoprire le origini e la cultura di numerosi popoli saranno riprodotte giovedì 3 novembre alle 20.45 nell'aula magna del polo Zanotto in occasione di “Canti la voce, canti la vita”, un’iniziativa del master universitario in Antropologia e Bibbia attivato dall'Università di Verona e dalla Facoltà Teologica del Triveneto. Artisti di fama internazionale, soprano, tenori e ballerini daranno il loro contributo per rendere unica una serata che si prefigge di unire tutti i popoli sotto la magia del canto, della danza e di antiche e storiche melodie. Uno spettacolo “nel tempo e tra le genti”, diretto da Cristina Antonini, compositrice e promotrice di studi e ricerche sul canto sacro al conservatorio di Vicenza, nonché creatrice di seminari e corsi in collaborazione con le comunità ebraiche, le chiese ortodosse e le religioni orientali. Ingresso libero.
L'iniziativa, promossa nell'ambito del master universitario in antropologia e Bibbia, proporrà uno studio delle sacre scritture sotto una lente d'ingrandimento tutta musicale. Promosso dalle facoltà di Scienze della formazione e di Lettere e filosofia e dalla facoltà di Teologia del Triveneto, il concerto, in bilico tra arie solenni e liriche originali, compierà un metaforico cammino tra le religioni di tutto il mondo: dai canti sinagogali di Angel Harkatz, della comunità ebraica di Verona, passando per la liturgia russa del tenore Roman Lykov, sino allo spettacolo di ballo indiano-induista “La danza degli dei”. Ma anche religione cattolica, grazie ai canti giapponesi di Rie Abe, soprano della chiesa dei monasteri e buddhismo e al laudario di Cortona di Paola Rossi, contralto della chiesa medievale Laudi e Cantigas; culto ortodosso, con gli inni della chiesa ortodossa bizantina di Athanasios Papadimitriou e della comunità ortodossa rumena di Verona.
"L'ascolto dei canti che esprimono, nel tempo e nello spazio, l'esperienza credente delle varie chiese cristiane e delle diverse religioni può diventare un momento, non solo per gustare la bellezza delle voci e delle melodie, ma anche per alimentare lo spirito in un tempo minacciato dall'aridità -spiegano i direttori dei master Mario Longo e Augusto Barbi -. La serata è aperta a tutti quanti desiderano, attraverso l'esperienza estetica del canto, aprirsi alla polifonia della dimensione religiosa".