Mercoledì 13 settembre in ateneo si è svolto un incontro con Marco Baliani, regista della tragedia “I sette contro Tebe”, in scena al Teatro Romano venerdì 15 e sabato 16 settembre. Nel corso dell’evento, introdotto dalla docente di letteratura inglese Silvia Bigliazzi e condotto da Guido Avezzù, docente di Lingua e letteratura greca, e Gherardo Ugolini, docente di Storia del teatro greco e romano, è stata evidenziata la continuità tra il teatro classico e quello shakespeariano. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Gian Paolo Savorelli, direttore dell’Estate teatrale, con la partecipazione del Comune di Verona e dell’Istituto nazionale del dramma antico, Inda.
L’evento è stato realitzzato a partire da un progetto ideato da Comune di Verona, università e provveditorato con l’obiettivo di trovare delle convergenze tra il festival shakespeariano e il teatro classico. Con “I sette contro Tebe” di Eschilo al Teatro Romano, infatti, per la prima volta una produzione dell’Inda viene presentata nella stessa cornice in cui si svolge il festival shakespeariano. Questa novità salda due delle fasi più originali e vitali del teatro occidentale, quella ateniese del V secolo a.C. e quella inglese a cavallo del XVI e XVII, tracciando un invisibile filo che attraverso guerre fratricide, potere e monarchi, collega Eteocle e Polinice con Riccardo II ed Henry Bolingbroke.