Obesità e diabete, patologie in crescita negli ultimi anni, anche in età pediatrica, sono al centro del Congresso nazionale su Nutrizione, metabolismo e diabete nel bambino e adolescente, che si terrà nell’Aula magna del Policlinico di Borgo Roma, il 13 e il 14 ottobre. Nel corso della due giorni di convegno saranno presentati i nuovi Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) dell’obesità del bambino e dell’adolescente, deliberati quest’anno dalla Regione Veneto.
In Italia, un bambino su tre è sovrappeso e uno su dieci è obeso. Un problema che non accenna a migliorare nel tempo, anzi, l’obesità esordita da bambino o adolescente tende a persistere (dal 40 all’80% dei casi) anche nelle età successive. E l’obesità non è solo questione di grasso in eccesso, ma soprattutto delle conseguenze che questo eccesso comporta a livello di pressione arteriosa, fegato, lipidi circolanti, glicemia, e sfera psicologica. Che fare quindi per migliorare questo preoccupante scenario?
“La pediatria propone delle risposte concrete in ambito clinico, organizzativo e preventivo allo scopo di aiutare i bambini e gli adolescenti insieme alle loro famiglie ad affrontare il problema, spiega Claudio Maffeis, docente di Pediatria e direttore dell’Unità di Pediatria a indirizzo Diabetologico e Malattie del metabolismo dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, “queste si articolano nei Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali dell’obesità del bambino e dell’adolescente, deliberati quest’anno dalla Regione Veneto e presentati al congresso. Lo scopo è offrire al cittadino un percorso di diagnosi e cura efficiente e uniforme in tutta la regione”, prosegue Maffeis, cui è stato affidato il compito di coordinare a Verona l’attività dell’area pediatrica del Veneto. “L’intervento terapeutico è articolato in tre ambiti distinti (pediatra di libera scelta, unità operativa ospedaliera o distrettuale dedicata, centro specialistico di terzo livello) ma integrati tra loro a costituire una rete assistenziale, che interverrà in modo differenziato in base alle specifiche condizioni cliniche del singolo paziente. La rete opererà anche un’azione preventiva a partire dal neonato per proseguire fino al termine dell’età evolutiva, cruciale per interrompere l’escalation dell’obesità e della patologia metabolica associata in età adulta. La rete dell’obesità pediatrica si integra con la rete dell’obesità per l’adulto, nell’ambito della continuità di cure, in modo che il paziente possa disporre di un rifermento costante in tutto il suo percorso terapeutico. Si tratta di una modalità di intervento non sperimentata né sperimentabile in altri paesi del mondo, che non dispongono di un’organizzazione capillare dell’assistenza pediatrica come in Italia. E’ quindi un’opportunità unica e promettente che ha i presupposti per essere efficace nell’affrontare nel modo migliore questa importante emergenza metabolica”.