Il prossimo giugno gli studenti dell’ultimo anno delle superiori affronteranno un nuovo esame di maturità. Sparisce la terza prova e cambia l’assegnazione del punteggio, ma ancora le modalità non sono del tutto chiare agli insegnanti.
Per questo il dipartimento di Culture e civiltà, in collaborazione con la rete di scuole veronesi “L’italiano a scuola” e con il patrocinio dell’Associazione degli italianisti, ha organizzato la giornata di studi “Lettere in classe. Lingua e letteratura italiana nei nuovi esami di Stato”, che si è tenuta il 4 ottobre.
Tra i relatori Luca Serianni, docente emerito dell’università La Sapienza di Roma, accademico della Crusca e dei Lincei, che ha spiegato in cosa consistono le modifiche agli esami di Stato. Serianni ha anche affrontato il tema del diritto dei cittadini a capire il mondo in cui vivono, che parte da una buona conoscenza dell’italiano. E la scuola svolge in questo un ruolo fondamentale:
Gli studenti di oggi hanno a disposizione molti nuovi strumenti, che è necessario vengano utilizzati positivamente, come spiega Gino Ruozzi, docente di Letteratura italiana dell’università di Bologna: