Per garantire una migliore organizzazione ai corsi di studio di ambito economico, l’ateneo ha istituito, a partire dal 1 ottobre, la Scuola di Economia e management. A presiederla sarà Angela Broglia, docente di Economia aziendale, che rimarrà in carica per il triennio accademico 2018/2021.
“La scuola nasce con l’intento di superare il modello organizzativo precedente costituito da due collegi didattici, ciascuno comprensivo di 5 corsi di studio, sostanzialmente gemelli, inadatto a ben rappresentare l’eredità della ex facoltà di Economia. Nell’ambito economico tutti i corsi di studio, soprattutto quelli triennali che sono a numero programmato e accolgono ogni anno, tra le due sedi di Verona e Vicenza, un massimo di 866 nuove matricole, c’è una forte e profonda radice comune”, spiega Broglia. “La Scuola intende proprio recuperare questa radice comune, prefiggendosi un obiettivo di armonizzazione, di promozione e sviluppo di buone prassi. Pur preservando l’identità di ogni corsi di studio, la Scuola intende garantire la coerenza negli stili didattici, coordinare le attività di assicurazione della qualità per potenziare l’efficienza e l’efficacia dei corsi di studio, assicurare trasparenza, correttezza e completezza della comunicazione interna ed esterna, stimolare la collaborazione tra i singoli collegi didattici nel costante dialogo con i dipartimenti, semplificare i processi amministrativi, facilitando l’accesso ai servizi didattici a favore degli studenti”.
La Scuola costituisce anche l’anello di congiunzione tra i due dipartimenti proponenti, Economia aziendale e Scienze economiche, che vi hanno conferito in tutto 10 corsi di studio, tra le due sedi, veronese e vicentina: i direttori dei due dipartimenti, Federico Brunetti e Giam Pietro Cipriani, sono, infatti, componenti del Consiglio della Scuola e questo assicura un dialogo aperto, costruttivo e perfettamente trasparente. Al Consiglio partecipano anche i 10 presidenti dei collegi didattici, ciascuno eletto dai docenti che insegnano nei rispettivi corsi di studio: ciò garantisce uno stretto collegamento tra la Scuola – che, in base al Regolamento quadro dell’ateneo, «esercita funzioni finalizzate allo svolgimento delle attività didattiche e formative» – e i singoli collegi didattici e tutti i docenti ad essi afferenti.
Ci sarà un’unica commissione paritetica docenti-studenti, un organo fondamentale nell’ambito del sistema di assicurazione della qualità, in quanto costituisce un osservatorio permanente che monitora, controlla e vigila sulle attività didattiche della Scuola. “A questo proposito, auspico che gli studenti, chiamati nei prossimi giorni alle elezioni suppletive dei propri rappresentanti, partecipino numerosi per dar voce alle proprie istanze e contribuire al miglioramento della didattica”.
La prima grande opportunità della Scuola sarà la riorganizzazione dei corsi di studio triennali, con particolare riguardo alla sede vicentina che merita adeguato sviluppo.
“I corsi di laurea magistrale sono già stati oggetto di revisione, sentite le parti interessate (gli stakeholder, aziende ed istituzioni) e fatto tesoro delle segnalazioni e delle opinioni degli studenti e dei laureandi; ora sarà la volta dell’offerta formativa triennale, sinora costruita su due soli corsi di studio replicati nelle due sedi, che vogliamo invece differenziare quel tanto da permettere di rispondere in modo adeguato alle mutate esigenze del territorio”, conclude Broglia, “così da proporre ai nostri futuri studenti una scelta più ampia con piani didattici meno rigidi e tali anche da consentire la reale possibilità di partecipare ai programmi di studio all’esterno”.