Francesco Sala, direttore della sezione di Neurochirurgia dell’ateneo, ha raccontato ai microfoni di Fuori Aula Network quali sono le attività di ricerca nell’ambito della neurochirurgia per cui si è distinto il reparto veronese e quali sono gli obiettivi del suo mandato.
L’attenzione è posta sulle nuove tecniche di neurofisiologia intraoperatoria, che consentono al chirurgo di operare basandosi non solo sull’informazione anatomica, ma soprattutto sulla funzionalità del sistema nervoso. “Queste tecniche permettono di monitorare in tempo reale l’integrità funzionale delle varie vie nervose – afferma Sala – e ciò ha una grande valenza clinica perché riduce il rischio di creare un deficit neurologico nel paziente”. Altro punto chiave dell’intervento riguarda le cosiddette “biopsie liquide”, ovvero la possibilità di ricercare, nei pazienti affetti da tumori cerebrali, dei marcatori molecolari nel sangue che se “identificati tempestivamente evidenziano eventuali indici di progressione della malattia”. Sala ha inoltre sottolineato l’importanza della ricerca in ambito medico, ricordando come sia necessario che i laureandi facciano esperienza nei laboratori di ricerca per far sviluppare loro un atteggiamento critico, di curiosità e di interesse per l’avanzamento della disciplina.