Dalla salvaguardia degli oceani, al gioco di ruolo di ambientazione tolkeniana. I giovani programmatori, grafici e sound designer che hanno partecipato, nel fine settimana dal 25 al 27 gennaio, alla sessione veronese della Global Game Jam, hanno dato fondo alla loro creatività, non dimenticando un pizzico di impegno sociale.
La Jam è un appuntamento che si tiene in contemporanea in tutto il mondo, l’incontro a Verona è stato organizzato dagli studenti del master in Computer game development del dipartimento di Informatica, come spiega Umberto Castellani, direttore del master:
“L’evento è stato un successo – raccontano i promotori – il venerdì, dopo il check-in, abbiamo ospitato i talk di tre esperti del settore, Andrea Rossini, Davis Rossini e Giampaolo Greco, che hanno portato testimonianza della loro esperienza nella game industry ricordando come siano riusciti ad arrivare alla pubblicazione di un gioco proprio nato da una Global Game Jam passata”.
L’esperienza, non competitiva, ma pensata invece per sviluppare la creatività e il lavoro in team, è poi entrata nel vivo, svelando ai partecipanti il tema dell’edizione: “What home means to you”.
“Un tema decisamente diverso dagli ultimi anni che ha lasciato davvero tanto spazio all’immaginazione e tanta libertà nel design. Siamo arrivati a formare sette gruppi e ognuno è riuscito a produrre, cosa non scontata, un prototipo funzionale che abbiamo mostrato ai presenti a fine evento”.