Parlare della lotta contro la mafia per accrescere consapevolezza, responsabilità e coscienza critica. La figura che ha affrontato il tema durante l’incontro “Orizzonti di giustizia sociale. Passaggio a Nordest” il 6 marzo al polo Zanotto è quella di don Ciotti, presidente di Libera noto per il suo significativo e instancabile impegno contro l’illegalità. “In questa occasione – ha spiegato – mi interessa soprattutto ascoltare la voce dei giovani e dell’università perché credo che uno dei modi più importanti per contrastare le mafie sia la cultura, lo strumento più potente per risvegliare la coscienza”. “Il fenomeno della mafia – ha aggiunto – non è circoscritto al Sud Italia, ma oggi è sempre più presente anche nelle regioni del Nord.”
Roberto Leone, del gruppo Radici dei diritti di ateneo, ha sottolineato l’impegno dell’università nella lotta alla criminalità organizzata attraverso l’organizzazione di iniziative volte a informare e sensibilizzare la cittadinanza. “L’appuntamento di oggi – ha ricordato – anticipa la giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie in programma il 21 marzo a Padova, un evento significativo per la nostra regione”.
L’incontro si è svolto nell’ambito di “Diffusioni: l’università incontra la città”, il nuovo cartellone di eventi di ateneo aperti alla città per condividere la conoscenza, divulgare le ultime scoperte scientifiche e approfondire temi di attualità.