Nell’ambito della quindicesima settimana antirazzismo, il dipartimento di Scienze giuridiche di ateneo organizza una tavola rotonda interdisciplinare e un seminario di approfondimento giuridico sul tema “Minori migranti: l’istruzione come ponte di accoglienza”. L’iniziativa si terrà venerdì 22 marzo, dalle 9, nell’aula magna del dipartimento, in via Montanari, 9. Porteranno i saluti istituzionali Donata Gottardi, coordinatrice scientifica dell’iniziativa e referente per il progetto europeo Transnational Youth Forum, Francesca Briani, assessore alla Cultura, turismo, politiche giovanili e pari opportunità del Comune di Verona e Albino Barresi, provveditore agli studi di Verona.
Isolde Quadranti, responsabile del Centro di documentazione europea del dipartimento, spiega gli obiettivi del progetto:
La giornata di lavori intende essere un momento di approfondimento e di dibattito su come favorire, in particolare a livello di istruzione, l’inclusione dei minori con background migratorio, partendo dai provvedimenti già in azione a livello locale e nazionale e su quali sono le criticità da tenere in considerazione ai fini di un effettivo miglioramento. L’iniziativa si rivolge a chi è impegnato nel settore educativo, a partire da docenti e dirigenti delle scuole, ma è aperta a tutti gli interessati.
L’intervento di Clarisse Bithum, ospite che ha preso parte al progetto e che porterà la sua testimonianza diretta:
La tavola rotonda della mattina rientra nel progetto Transnational Youth Forum on the Right to Education: Building a brighter future for the Children on the Move” (TYF) , presentato dall’organizzazione internazionale Hope For Children di Nicosia, Cipro, con il coinvolgimento di università e organizzazioni italiane, portoghesi e francesi, fra cui i dipartimenti di Scienze giuridiche e Scienze umane dell’università di Verona. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ Key Action 3, mira a coinvolgere studenti e giovani adulti nelle riforme politiche nazionali ed europee relative all’inclusione sociale di bambini e ragazzi migranti, in particolare per quanto concerne il settore educativo e l’integrazione scolastica.