In occasione della conferenza stampa di presentazione dell’offerta didattica dell’ateneo per l’anno accademico 2019/2020, il 14 marzo si è discusso anche di attività di orientamento, tasse e contribuzione studentesca. Ne hanno parlato il rettore Nicola Sartor insieme a Tiziana Franco, delegata alla Didattica, e Tommaso Dalla Massara, delegato all’Orientamento e alle strategie occupazionali dell’università.
I servizi e le attività di orientamento sono pensati per fornire alle future matricole gli strumenti e le informazioni per una scelta consapevole del corso di studio universitario. Oltre alla presenza ai principali Saloni di orientamento organizzati in Italia, dal 13 al 16 maggio si terrà l’Open week, una settimana in cui l’ateneo apre le porte ai futuri studenti per far conoscere meglio l’offerta formativa, i servizi e le strutture. Un ulteriore momento di presentazione generale dei corsi, con relativi bandi di ammissione e scadenze è in programma per sabato 29 giugno, quando sarà riproposto il tradizionale Open Day per le famiglie. L’evento sarà anche l’occasione per illustrare le molteplici iniziative in calendario per la prossima estate.
Saranno riproposti anche quest’anno i corsi di preparazione ai test di ammissione ai corsi di studio a numero programmato ai quali si aggiungeranno “corsi zero”, che hanno l’obiettivo di colmare eventuali carenze disciplinari e possono considerarsi di fatto propedeutici ai corsi di preparazione stessi. Continua il counselling di orientamento universitario in ingresso, per studenti delle scuole superiori che devono ancora scegliere il corso di studio e per tutti coloro che intendono iniziare o riprendere un percorso di formazione. A questo si aggiunge anche il counselling in itinere di orientamento universitario a supporto degli studenti iscritti all’ateneo veronese che si trovano in un momento di difficoltà o di ripensamento.
Da luglio a settembre inoltre, dal lunedì al venerdì nel chiostro di via San Francesco sarà allestito il servizio accoglienza studenti dove studenti tutor, già iscritti all’ateneo, saranno a disposizione per fornire informazioni e indicazioni su offerta formativa, servizi agli studenti e procedure per l’immatricolazione e per dare supporto alle nuove matricole. Per conoscere strutture e uffici dell’ateneo sono, inoltre, in programma visite guidate durante l’estate. Sono previsti infine per le matricole momenti di orientamento, informazione e accoglienza con l’obiettivo di dare loro il benvenuto e fornire una serie di indicazioni pratiche in merito alla vita universitaria. Ma le iniziative non si svolgono solo in estate: sono tutt’ora in corso le lezioni aperte, pensate per scegliere con più consapevolezza il proprio percorso di studi, condividendo alcune ore in aula con studenti universitari.
Completano l’offerta formativa dell’ateneo scaligero oltre 60 proposte tra master, corsi di perfezionamento e aggiornamento professionale che permettono, da una parte, al neolaureato di prepararsi al meglio per entrare nel mondo del lavoro e, dall’altra, ai professionisti di specializzarsi e rimanere sempre aggiornati nella propria attività. L’offerta spazia in tutti gli ambiti accademici, dalle Scienze giuridiche ed economiche a quelle umanistiche, da Scienze della vita e della salute a Scienze e ingegneria. Il bando con tutti i corsi post lauream sarà disponibile da luglio.
Nell’ambito dei corsi successivi alla laurea si annoverano anche le attività di interesse per chi voglia intraprendere la carriera dell’insegnamento: si tratta dei corsi diretti alla formazione degli insegnanti. Si segnalano in particolare i corsi per l’acquisizione dei 24 CFU in ambito antropo-psico-pedagogico e nelle metodologie e tecnologie didattiche che consentono – unitamente alla laurea magistrale o specialistica – di partecipare ai concorsi ministeriali per l’accesso al ruolo di insegnante e ai concorsi di ammissione per i corsi di specializzazione per il sostegno, attivati anche questi ultimi nell’ateneo di Verona. Da quest’anno è stato istituito anche il corso per la qualifica di educatore socio-pedagogico, che consente a chi non è in possesso della laurea specifica, di regolarizzare la propria posizione professionale come previsto dalla normativa. A completare il post lauream ci sono oltre 30 scuole di specializzazione per l’area medica, una per le professioni legali nonché 15 corsi di dottorato di ricerca.
I laureati veronesi trovano più facilmente lavoro rispetto ai propri colleghi italiani. Secondo l’ultimo rapporto Almalaurea la percentuale di occupati a un anno dalla laurea triennale è dell’83,9% a fronte di una media nazionale del 71,1%; a un anno dalla laurea magistrale lavora l’85% rispetto a una media italiana del 73,9%. L’ateneo incoraggia gli studenti, fin dall’inizio del loro percorso universitario, alla conoscenza e al confronto diretto con il mondo del lavoro grazie al servizio di Stage e Job placement. Nel 2018 sono stati avviati oltre 4000 stage e altrettanti tirocini. Sono 13mila le aziende e gli enti accreditati presso l’ateneo come sedi ospitanti per stage. Per supportare i neo laureati al momento dell’ingresso nel mondo del lavoro vengono, inoltre, realizzate diverse iniziative come “UniVerò”, il festival del placement in programma a ottobre.
Tasse e contributi. Per il prossimo anno accademico l’università di Verona conferma l’applicazione del sistema di agevolazioni introdotto nell’a.a. 2017/2018 per effetto della legge di Bilancio 2017 (n. 232/2016) a favore degli studenti rientranti nelle fasce di reddito più basse, con un Isee compreso tra 0 e 30.000 euro.
Il sistema di contribuzione studentesca mantiene la semplificazione nel concetto di contribuzione onnicomprensiva, ossia di una voce di costo unica dovuta all’università per l’iscrizione (restando comunque a carico dello studente l’imposta di bollo e la tassa regionale per il diritto allo studio); è confermato inoltre il sistema di calcolo dei contributi, un sistema puntuale, poiché basato non solo sulle condizioni economiche del nucleo familiare dello studente (misurate dall’Isee), ma anche su requisiti di merito, misurati dal numero di crediti formativi conseguiti, e sulla base del numero di anni di iscrizione. Per agevolare le fasce più deboli, per gli iscritti in corso o fino al primo anno fuori corso è previsto l’esonero totale dal pagamento della contribuzione onnicomprensiva se in possesso di Isee compreso tra 0 e 13.000, purché abbiano conseguito nei 12 mesi precedenti almeno 10 crediti formativi universitari, se iscritti al secondo anno, oppure 25 cfu se iscritti ad anni successivi. Nessun requisito di merito per le matricole; tasse calmierate per gli studenti con Isee compreso tra 13.000 e 30.000, se in possesso dei suindicati requisiti di merito. Gli studenti iscritti fuori corso da oltre due anni, con Isee sotto i 30.000 euro, se in possesso dei requisiti di merito, pagheranno comunque un contributo fortemente ridotto rispetto agli anni passati.
Per l’anno accademico 2019/2020 è stato confermato l’incentivo di 230 euro a favore degli studenti che abbiano conseguito nei dodici mesi antecedenti la data del 10 agosto precedente la relativa iscrizione, almeno 40 crediti. È un incentivo che vuole premiare gli studenti meritevoli, anche se fuori corso, che si applicano per terminare celermente gli studi. Il relativo costo stimato a carico dell’Ateneo sarà di circa 1,3 milioni di euro. Sono confermati, infine, gli incentivi per le matricole e per i laureati nei termini di durata normale del corso di studio. L’incentivo per le matricole viene riconosciuto automaticamente ai diplomati con 100/100 che si immatricolano all’università di Verona nello stesso anno di conseguimento del diploma. L’incentivo per i laureati nei termini consiste nella riduzione di 500 euro, sul contributo dovuto, per chi consegue una laurea triennale nei tempi previsti e si iscrive per l’anno successivo a una laurea magistrale, a un master o a una scuola di specializzazione.