Il problema della sostenibilità dello sviluppo turistico è avvertito anche al di fuori delle aule universitarie: per discuterne il Rotary club Villafranca di Verona organizza sabato 30 marzo, alle 10, al museo Nicolis di Villafranca, un incontro dal titolo “Il nostro comune futuro: riflessione a più voci sul turismo sostenibile” , promosso dal dipartimento di Economia aziendale. Al dibattito contribuiranno docenti e ricercatrici del dipartimento che si occupano di studiare il turismo in chiave manageriale e che dialogheranno con il pubblico per portare la conoscenza accademica nella vita di tutti i giorni.
Marta Ugolini, docente di Marketing in ateneo, darà il via alla discussione con un ragionamento per paradosso. Partendo dal caso di una destinazione turistica ad alta intensità, come Gardaland, si rifletterà su questioni come la gradualità dello sviluppo e l’inserimento nel tessuto economico e sociale. Rossella Baratta, dottoranda in Economia e management, prendendo spunto dalle ricerche della sua tesi di dottorato si focalizzerà sulla prospettiva dei turisti, per far comprendere come non tutte le iniziative sostenibili abbiano lo stesso impatto sugli atteggiamenti e come sia possibile individuare diverse categorie di comportamenti sostenibili. Francesca Simeoni,docente di Management, sfiderà le conoscenze del pubblico sul turismo sostenibile, mettendole a confronto “attivo” con lo stato dell’arte della ricerca scientifica, attraverso un’indagine in tempo reale. Parteciperà al dialogo Michael Cortelletti, imprenditore della ristorazione e docente della Modul University di Vienna, che ragionerà sulla sostenibilità delle scelte alimentari: “Mangiare senza inquinare? La sfida sulle nostre tavole”.
“Siamo convinte che il nostro dipartimento possa contribuire a formare cittadini attenti e consapevoli tramite la divulgazione dei risultati della ricerca accademica” afferma Marta Ugolini. “La sostenibilità del turismo e dei suoi flussi inizia a porsi come tema divisivo in alcune destinazioni, dove i residenti assumono atteggiamenti contrari allo sviluppo turistico. Il Bel Paese, se vuol vivere anche di turismo, non può nascondersi tali questioni. Ben vengano le occasioni di pubblico dibattito ed il contributo di riflessione dell’università”.