“Allargare il cerchio” è il titolo del convegno che si terrà l’11 e 12 aprile al polo Zanotto nell’aula T1 a partire dalle 9.30. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del programma generale della manifestazione “Ottomarzo. Femminile al Plurale” promossa dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Verona in occasione dell’8 marzo. Organizzatrice dell’evento è Rosanna Cima, docente di Pedagogia del dipartimento di Scienze umane. L’incontro è sostenuto dal laboratorio di ricerca partecipata Saperi Situati, con la partecipazione di esperti e docenti dell’università.
Le due giornate prendono spunto dal libro di Nora Giacobini, fondatrice del movimento di Cooperazione educativa, amante della cultura indio-americana. Come ricorda Giacobini nel capitolo riguardante l’incontro con la cultura dei nativi americani, l’“esistenziale partecipazione e identificazione con il grande cerchio della vita cosmica attraverso la creatività personale e collettiva dei riti, canti, leggende, miti e poesie indica una via per la sopravvivenza del pianeta Terra e dei suoi abitanti”.
Nel convegno saranno affrontate tematiche quali migrazione, limiti e forme di accoglienza per capire quanto sia essenziale ascoltare le voci che prendono forza dai luoghi di incontro e di mediazione vivente, spazi abitati politicamente dalle donne. Particolare riferimento sarà fatto ai passaggi di vita fondamentali quali maternità, migrazione, invecchiamento e lutto, vissuti di crisi, violenze e momenti di vulnerabilità, come racconta Maria Livia Alga, assegnista nel dipartimento di Scienze umane e organizzatrice del convegno:
Molti gli interventi in programma. Tra questi, “I luoghi dell’accoglienza. Un punto di vista privilegiato sulla violenza”, intervento tenuto da Giuditta Creazzo, ricercatrice indipendente e socia della Casa delle donne per non subire violenza e Alessandra Campani, socia fondatrice dell’associazione Nondasola; “Forza e fragilità del noi” di Elena Migliavacca, responsabile di Casa di Ramia e Houda Boukhal, mediatrice culturale, e “I territori delle donne. Gli spazi dei legami” di Antonia De Vita, pedagogista e docente di ateneo.
Gli studenti del corso di studi in Scienze dell’educazione che parteciperanno alle due giornate potranno richiedere l’accreditamento di 1 credito formativo.