Il progetto “Ricucire distanze e luoghi. Per una quotidianità condivisa (Ricu)” sarà presentato alla quarta edizione di Verona Tessile,manifestazione che si terrà dal 25 al 28 aprile nei musei, nelle chiese e nei luoghi più suggestivi del centro storico veronese. Ricu è coordinato dalla professoressa Anna Maria Paini, docente del dipartimento di Culture e civiltà ed è cofinanziato dalla Fondazione Biondani Ravetta onlus.
Ricu ha una durata prevista di due anni ed è un piano di ricerca-azione che vuole restituire centralità e capacità narrativa ai vissuti individuali dei rifugiati, cercando di riconsegnare le storie di vita alla dimensione soggettiva e dando loro la possibilità di sfruttare ciò che sanno fare per inserirsi nei paesi di destinazione. Il progetto è nato il 21 febbraio scorso come Joint project dell’università di Verona per promuovere convivenza e riconoscimento tra rifugiati e comunità accoglienti. A renderlo possibile il coinvolgimento dei partner Alteritas, Associazione fotografica Verona OFF, Cestim, Fondazione Nigrizia Onlus – Museo africano di Verona, Associazione Ad Maiora, Cooperativa Tinlé e Cospe Onlus.