“Il tema dei beni comuni è molto attuale, anche il Comune di Verona, infatti, si è dotato di un regolamento di sussidiarietà. Ciò significa che la cittadinanza si prende cura, a prescindere dal fatto che siano pubblici o privati, di beni comuni, perché se ne riconosce il rilievo per tutti”. Queste le parole con cui Tommaso Dalla Massara, docente di Istituzioni di diritto romano e Fondamenti del diritto privato europeo, ha presentato, il 13 giugno, nella Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, “La città come bene comune”, il suo ultimo volume.
Nel testo, curato insieme a Marta Beghini, del dipartimento di Scienze giuridiche, giuristi ed economisti interpretano il tema del bene comune in relazione alla città, partendo dal principio che un bene, che sia pubblico o privato, se ha un valore collettivo può essere gestito dalla comunità. Partendo da alcuni esempi nazionali, il volume porta il dibattito a livello locale, illustrando una serie di proposte concrete attuabili in diversi ambiti cittadini.
“Sono molto felice del dialogo che si è creato in questi anni tra Amministrazione e Università – ha concluso Dalla Massara – il concetto di bene comune è la scommessa del futuro, a cominciare dall’urbanistica in senso lato, per un concetto di pianificazione che deve coinvolgere tutti i soggetti che si occupano del vivere insieme”.