L’impegno per una sinergia più concreta tra ateneo e istituzioni è stato al centro del dibattito sullo sviluppo economico e il welfare del territorio che si è tenuto venerdì 29 novembre nell’aula magna del polo Santa Marta.
All’incontro, promosso dallo spin-off di ateneo Economics Living Lab con il patrocinio del comune di Verona, sono intervenuti Diego Begalli, delegato del rettore per il Trasferimento della conoscenza e rapporti con il territorio, il sindaco di Verona Federico Sboarina, Alessandro Mazzucco, presidente della fondazione Cariverona, e Bruno Giordano, vicepresidente di Confindustria Verona.
“L’intento dell’iniziativa – ha spiegato Francesca Toffali, assessore all’Innovazione tecnologica – è quello di unire università, istituzioni e aziende, al fine di rendere questa collaborazione più efficiente”.
Sboarina ha ribadito l’importanza della creazione di politiche innovative a favore della città attraverso la cooperazione con l’università, e ha presentato i primi risultati del progetto Fattore famiglia, strumento destinato alle pubbliche amministrazioni per implementare politiche innovative mirate alle fasce deboli della popolazione. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza della formazione e ha fatto appello al senso di responsabilità che deve animare chi occupa posizioni di vertice ed è chiamato a compiere scelte strategiche.
Nel suo intervento Mazzucco ha anticipato i tre settori di investimento di Fondazione Cariverona per il 2020, incentrati su cultura e innovazione: ambiente; giovani, in previsione delle nuove professioni e per abolire il gap tra laurea e lavoro; terzo settore, con la creazione di nuove imprese sociali.
In conclusione, Begalli ha sottolineato come “sono proprio le strutture che si diramano dall’ateneo (spin off) ad avere una parte fondamentale nel dialogo tra competenze e territorio, auspicando, nell’ottica della Terza missione, a sempre maggiori investimenti per queste realtà intermediarie.