La restituzione del sapere al territorio è una delle missioni che l’ateneo persegue con lo scopo di formare i cittadini e di creare consapevolezza su temi accademici che troppo spesso rimangono chiusi all’interno delle mura dell’università. Il dipartimento di Scienze umane dell’ateneo ha presentato i propri obiettivi nell’ambito della Terza missione durante l’incontro “Diffusione dei saperi e processi trasformativi”, tenutosi mercoledì 29 gennaio nell’aula Messedaglia di via Lungadige Porta Vittoria.
La giornata, introdotta dai saluti di Riccardo Panattoni, direttore del dipartimento di Scienze umane, ha visto alternarsi numerosi tra docenti universitari ed esperti in campo medico, scolastico e del servizio sociale.
“L’obiettivo dell’ateneo è agevolare i singoli dipartimenti nella diffusione del sapere e nell’incontro con realtà esterne all’università per dare il nostro contributo allo sviluppo del territorio”, ha evidenziato Diego Begalli, delegato del Rettore al Trasferimento della conoscenza e ai rapporti col territorio.
A seguire Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagement e docente del dipartimento di Scienze umane, ha fatto il punto sulla Terza missione del dipartimento: “Scienze umane ha una vocazione naturale per la Terza missione, in particolare per quanto riguarda l’educazione e la formazione permanente”.
All’incontro è intervenuto Luigi Tronca, docente di Sociologia generale di ateneo e delegato alla Terza missione del dipartimento di Scienze umane, illustrando le varie categorie di attività sulle quali si concentra la Terza missione: “La prima area è costituita dalla valorizzazione della ricerca, che concerne per esempio la creazione di brevetti e spin-off. Le altre attività – ha proseguito Tronca – comprendono la produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale”.
Marinella Majorano, presidente della Commissione Terza missione del dipartimento di Scienze umane, ha specificato: “Il dipartimento ha sempre sviluppato progetti in cui gli oggetti della ricerca sono l’azione sociale e lo sviluppo culturale. In quest’ottica, negli ultimi anni abbiamo sviluppato molte attività di ricerca con realtà esterne all’ateneo, come associazioni non profit e istituti scolastici”.