I guanti, le mascherine, poi la tuta. I copriscarpe, gli occhiali, un secondo paio di guanti, infine il visore protettivo. La vestizione per gli operatori sanitari che in questi mesi si sono presi cura dei pazienti affetti da Covid-19 e continuano a farlo, è composta da tanti passaggi, diventati ormai quasi un rituale. Anche la stanchezza è ormai parte della routine del personale che, però, non ha mai abbandonato la speranza e la voglia di lottare.
Oggi, con un video, l’equipe medica, infermieristica e socio sanitaria dell’unità di Anestesia e rianimazione B dell’Azienda ospedaliera universitaria ha voluto raccontare la quotidianità nel reparto di Terapia intensiva, dedicato ai colpiti in modo più grave dal Covid-19 ed allestito nell’ospedale di Borgo Roma, pochi giorni dopo l’11 marzo, quando è scattato il piano di maxiemergenza, dopo che l’Oms ha dichiarato la pandemia globale.
Il reparto di Anestesia e rianimazione è stato immediatamente riorganizzato e ristrutturato, raddoppiando la disponibilità di posti letto, che è passata da 13 a 29, e incrementando il personale. Con questo video tutto il personale dell’Unità, guidata dal professor Enrico Polati, docente di Anestesiologia in ateneo e direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione B dell’Azienda ospedaliera, ha voluto non solo raccontare quella che è stata la difficile quotidianità di questi mesi, ma anche ringraziare. Da coloro che più volte sono stati definiti “eroi” arriva il grazie a tutti i cittadini per il profondo senso civico e per il sostegno, la generosità e la vicinanza nei confronti di tutti gli operatori sanitari in questo difficile periodo.