Si è discusso dei profondi mutamenti avvenuti in questo periodo nel webinar “Nella paura di contagiarsi la fine della comunità” di lunedì 30 novembre a conclusione del ciclo di videoconferenze “Come saremo? Ripensare il mondo dopo il 2020”, organizzato da suor Germana Canteri del collegio Don Nicola Mazza. Ha moderato l’incontro Tommaso Dalla Massara, docente nel dipartimento di Scienze giuridiche, ed è intervenuto Massimo Cacciari, filosofo, docente della facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e presidente della fondazione Gianni Pellicani.
Tommaso Dalla Massara ha aperto il tavolo della discussione parlando di come la società abbia subito un mutamento profondo in cui assistiamo ad un’accelerazione di processi già in corso con l’innesto di elementi nuovi. È un crocevia complicato. «Ci sono problemi di gestione del potere, della rappresentanza e della democrazia. C’è una crisi tra lo Stato e il diritto», ha aggiunto il docente. Inoltre, ha evidenziato come anche all’interno del diritto, in particolare nel contratto, sia avvenuta una sfaldatura interna, favorita dalla pandemia: «va in crisi il modello concettuale del contratto. Il rapporto giuridico che si instaura è tra una sovranità tecnologica e un consumatore. Ormai non lo vediamo più in faccia l’altro contraente. Viene meno la simbologia della mano nella stipulazione del contratto che ha dominato nel passato. Siamo la società della distanza. Oggi la mano è diventata il simbolo del contagio » ha concluso Dalla Massara.
Poi la parola è passata al filosofo Massimo Cacciari che ha sottolineato come prevalga la sovranità tecnologica delle multinazionali che ha abituato le persone al nuovo. Oggi più che mai si ha difficoltà a mantenere uno spazio pubblico (agorà) accompagnato da una crisi radicale dell’organizzazione politica e da una destrutturazione della forma del diritto. Al seguente link è disponibile l’intervento completo.