L’importanza della missione strategica del servizio pubblico radiotelevisivo, la necessità di un’informazione libera da logiche commerciali e l’analisi dell’attuale governance della Rai sono alcune delle tematiche che sono state affrontate giovedì 17 dicembre nel webinar “Il servizio pubblico radiotelevisivo. Problemi e prospettive”. L’incontro è stato moderato da Giampietro Ferri, docente di Diritto costituzionale nel dipartimento di Scienze giuridiche di ateneo. Hanno partecipato alla tavolo rotonda online Roberto Zaccaria, docente di Istituzioni di diritto pubblico all’università di Firenze e già presidente Rai, Giulio Enea Vigevani, docente di Diritto costituzionale all’università Bicocca di Milano, Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana e Daniele Butturini, ricercatore di Diritto costituzionale in ateneo.
Roberto Zaccaria ha aperto il seminario sottolineando come l’attenzione verso il servizio pubblico televisivo non sia così centrale oggi in quanto non al centro dell’agenda politica. “La Rai è un servizio pubblico”, ha ricordato Zaccaria, ” e il dovere di un servizio pubblico è di contribuire al pieno sviluppo della persona umana e il pieno godimento dei diritti fondamentali”.
Ha preso poi parola Giulietti che si è focalizzato sulla dirigenza della Rai in rapporto alla crisi della rappresentanza politica. Ha espresso la necessità d’apertura di una discussione sulla governance, sulle finalità e sul valore del servizio pubblico. “Oggi la Rai dovrebbe porsi come una grande agenzia nazionale dell’alfabetizzazione, inclusione e della coesione, tutti valori che sono contenuti nel contratto di servizio che lega lo Stato alla Rai, molto avanzato e scarsamente applicato”, ha concluso Giulietti.
È seguito l’intervento di Vigevani che ha parlato di come la televisione abbia orientato i comportamenti degli italiani durante la pandemia. Ha proseguito analizzando le criticità del mezzo televisivo sottolineando in particolar modo la presenza talvolta di un’eccessiva emotività e la necessità di una trasformazione normativa in cui le visioni diverse ci siano ma in un orizzonte neutro di servizio pubblico.
Butturini è intervenuto esprimendo come “il servizio pubblico nasca come complemento dell’istruzione pubblica, come elemento che è strettamente collegato con la forma di stato democratico-sociale”. Ha poi proseguito facendo una sintesi dei principi cardine e imprescindibili : “il servizio pubblico è caratterizzato dall’esigenza di osservare i principi d’inclusione, di obiettività, d’indipendenza e di pluralismo interno. Il pluralismo”, ha concluso, “per quanto riguarda l’attività radiotelevisiva pubblica, deve essere un dovere di etica professionale e deontologica verso la società, una metodologia professionale di lavoro e una schermatura del giornalismo del mezzo pubblico dall’influenza di portatori d’interessi di parti”.