Nell’anno delle celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Dante, è certamente una grande emozione vedere la statua del poeta in piazza dei Signori completamente ripulita e risanata, in un luminoso e omogeneo colore bianco tipico del marmo di Carrara. Il 7 maggio si è infatti tenuta la presentazione al pubblico del monumento restaurato, a cui ha partecipato, in rappresentanza dell’università di Verona, Arnaldo Soldani, direttore del dipartimento di Culture e civiltà, insieme alle autorità veronesi.
L’intervento conservativo, effettuato dal comune di Verona – Edilizia monumentale e direzione dei musei civici, è stato reso possibile grazie al contributo dello sponsor Zalando, che ha sostenuto interamente il costo dell’opera. Per la prima volta dalla sua collocazione nella piazza, avvenuta nel maggio del 1865, la statua è stata, infatti, oggetto, dallo scorso febbraio, di un complessivo intervento di sistemazione, che ha portato, in particolare, al sanificare delle parti marmoree danneggiate in molti anni.
L’opera fu realizzata dal giovane scultore Ugo Zannoni, che vinse il concorso indetto dalla Società di Belle Arti dell’Accademia di Agricoltura e Scienze, in occasione della celebrazione del sesto centenario della nascita del poeta. La statua fu inaugurata alle quattro del mattino, nella notte tra il 13 e il 14 maggio del 1865, per scongiurare la reazione degli austriaci, allora al governo della città scaligera, che vedevano in questo monumento il valore simbolico di italianità e di agognata libertà dallo straniero.
Il monumento, di altezza totale pari a circa 7 metri, di cui 3 metri della sola statua, è realizzata in marmo di Carrara su basamento di marmo rosso di Verona. Prima del restauro l’intero monumento presentava i danni tipici dei manufatti esposti all’aperto, tra cui: erosione della superficie, fessurazioni della pietra, formazione di incrostazioni nere nelle parti rientranti del modellato. Il colore della pietra, oggi brillante ed omogeneo, appariva fortemente alterato. Il marmo di Carrara, inoltre, presentava punti di erosione nelle superfici maggiormente esposte.
L’attività di restauro ha riguardato: asportazione dei depositi di polvere; preconsolidamento della superficie lapidea, laddove necessario, con silicato di etile; trattamento biocida per la rimozione di colonie di microrganismi e muschi con l’ausilio, in un secondo tempo, di spazzolini, spugne, bisturi; pulitura con acqua a bassa pressione nelle zone meno degradate; impacchi desolfatanti con carbonato/bicarbonato d’ammonio in soluzioni; trattamento consolidante con etilsilicato su tutto il monumento; stuccatura delle fratture lapidee con malte di calce aerea e inerti selezionati per imitare la colorazione e la texture delle superfici originali circostanti; protezione finale della pietra per prolungare nel tempo gli effetti dell’intervento di risanamento.
Il restaurato monumento è stato presentato il 7 maggio 2021 in piazza dei Signori, dal sindaco Federico Sboarina e dagli assessori ai Lavori pubblici Luca Zanotto e alla Cultura Francesca Briani. Presenti il prefetto Donato Cafagna, il soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, Vincenzo Tiné, il vescovo monsignor Giuseppe Zenti, il direttore dei Musei civici Francesca Rossi, il professore Arnaldo Soldani in rappresentanza dell’università e Umberto De Amicis di Media Event, per il gruppo Zalando. In piazza per l’occasione anche i restauratori che hanno effettuato l’intervento, Francesca Mariotto, Adele Trazzi, Francesca Simoni e Cinzia Pastorutti.
Contributo dell’ufficio stampa del comune di Verona