“Sembra impossibile, ma lunedì 24 maggio Robert Allen Zimmerman (in arte, Bob Dylan) compirà 80 anni. Un numero apparentemente impossibile per l’autore di capolavori sempreverdi come Blowin’ in the Wind, Like a Rolling Stone, Mr. Tamburine Man. Il minuto, timido performer dagli occhi azzurri che con chitarra voce e armonica strideva canzoni Folk a Newport, l’eroe del presidente Obama, il campione dei diritti civili e degli emarginati, l’artista scontroso, passato attraverso le droghe, le conversioni religiose, il rivisitatore di ogni genere musicale, il poeta coltissimo, il Premio Nobel inutilmente discusso, ha raggiunto una soglia anagrafica sorprendente, perché inadeguata alla perenne contemporaneità con cui Bob vive il suo tempo.
Davanti a questo, Verona non poteva tacere, restare in silenzio, perché Verona deve molto a Dylan, Verona ha un ruolo importante nella carriera di Dylan, Verona è sicuramente la città italiana più amata da Dylan. Infatti, Bob (convinto da Davide Zard) scelse Verona per il primo concerto europeo della sua carriera (28-29 maggio 1984), in una serata in cui tutto il mondo musicale era in Arena, il primo concerto di Dylan in Italia. A Verona Bobby deve la più bella versione italiana di una sua canzone (Romance in Durango) tradotta a Verona da Max Bubola per Fabrizio de Andrè. E non da ultimo, nel 2017 Verona gli aveva dedicato un concerto e un’importante mostra, «I Mondi di Bob Dylan», finanziata dal Creberg.
Così in occasione dell’80° genetliaco del folksinger nativo del Minnesota (North country far) l’università in collaborazione con il Comune dei Verona-Assessorato alla Cultura ha deciso di fare qualcosa per festeggiare e ricordare un traguardo così importante, che ha permesso al Premio Nobel in una lunga esistenza e di comporre (e di incassare i diritti per) oltre 600 canzoni ufficiali.
Nel rispetto dei tempi che corrono, lunedì a partire dalle 15 in diretta su Youtube e attraverso Zoom, avrà luogo un happening di parole, musica e immagini in cui tutti potranno intervenire in diretta e fare gli auguri di Buon compleanno a Bob. Artisti, poeti, musicisti, scrittori, amanti e contestatori di Dylan sono stati invitati per dire qualcosa di personale, o semplicemente di circostanza, per suonare brevemente o semplicemente per testimoniare. Bobby Solo, Morgan, Mogol, Shapiro, Tito Schipa Jr, Portelli, Carrera e molti altri hanno già garantito la loro presenza, ma non mancheranno certamente alcune grandi sorprese. Insomma, nuovamente come nel concerto dell’84 gente di tutta Italia, celebrità e cittadini comuni, saranno tutti uniti in un piccolo, ma doveroso tributo a Dylan, in un grazie che parte da Verona.
Va detto che tutto è nato attorno a un gruppo variegato di persone, docenti dell’università come Olivia Guaraldo, Nicola Pasqualicchio ed io; scrittori e esperti di Dylan come Enrico de Angelis, Piergiuseppe Montresor, Giampaolo Rizzetto, Andrea Brillo, Roberto Bertoncelli; manager come Gianmarco Mazzi e Roberto Mancinelli. Tutti assieme appassionatamente e gratuitamente per cercare di coinvolgere il mondo in un momento che ricorderà i grandi meriti di Bob, ma anche alcuni splendidi ricordi veronesi, che tutti speriamo di rinverdire al più presto.
Come detto, chiunque potrà intervenire a partire dalle ore 15.00, semplicemente collegandosi al link: (https://univr.zoom.us/j/87087066803 – ID riunione: 870 8706 6803) ed esprimere in diretta i propri (brevi) ricordi su Dylan e fargli auguri … di lunga vita. La dimensione dylaniana e internazionale è assicurata dal collegamento ulteriore con una delle molte Dylanradio, che quel giorno festeggeranno da par loro il genetliaco dell’autore di The Times they are a changin’. E alla fine la giornata potrà concludersi sulle note della splendida Forever Young, non a caso già eseguita per Steve Jobs, grandissimo ammiratore di Bob”.
Contributo di Sergio Noto, ricercatore di Storia economica