Si chiama “VinKo“, acronimo di “varietà in contatto”, il progetto sviluppato tra le Università di Verona, Trento e Bolzano, che ha come obiettivo la valorizzazione e lo studio dei dialetti e delle lingue minoritarie del Veneto e del Trentino Alto Adige, attraverso l’elaborazione dei dati raccolti tramite registrazioni audio dei parlanti.
Il progetto VinKo originale è nato nel 2014-15 nell’ambito di un più grande progetto cofinanziato dall’Unione Europea che aveva lo scopo di studiare il multilinguismo in Europa da diverse prospettive. Nel biennio 2018-19 VinKo è stato rinnovato e rielaborato all’interno di un Progetto di Eccellenza sulle Digital Humanities del dipartimento di Lingue e letterature straniere del nostro ateneo, in collaborazione con l’università di Trento, sull’uso di nuove metodologie e tecnologie per la ricerca in linguistica.
L’appello dei promotori dello studio si rivolge ai parlanti un dialetto o una lingua minoritaria nelle zone prese in considerazione dallo studio, affinché partecipino per allargare il più possibile la banca dati delle registrazioni e quindi dei contributi orali delle varie parlate. VinKo si pone, infatti, un duplice ambizioso obiettivo: da un lato, mira ad analizzare come il contatto reciproco fra le diverse varietà possa influenzare e modificare alcuni aspetti intrinseci delle lingue stesse, descrivendo nel dettaglio come si manifesta questo cambiamento linguistico. Dall’altro, si propone di aumentare la consapevolezza del multilinguismo nella popolazione, valorizzando e promuovendo le parlate locali che, nonostante siano indice di grande ricchezza linguistica e culturale del territorio, sono spesso a rischio di estinzione.