Ferruccio De Bortoli è stato ospite giovedì 3 giugno dell’ incontro di “Wake up Italia!”, ciclo di videoconferenze promosso dal dipartimento di Scienze economiche di ateneo e coordinato da Sergio Noto, ricercatore di Storia economica. De Bortoli, scrittore, giornalista e già direttore del Corriere della Sera e de Il Sole 24 ORE, nel suo intervento ha riflettuto sull’importanza delle classi dirigenti nello sviluppo e nella crescita dell’Italia, intervistato da Maurizio Cattaneo, direttore de L’Arena.
Il 12 gennaio 2021 il Consiglio dei ministri approvava l’ultima versione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, lo strumento che dovrà dare attuazione, in Italia, al programma Next Generation EU, la risposta comune dell’Unione Europea alla crisi pandemica. È un programma di portata e ambizione inedite, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.
A tal proposito, De Bortoli ha voluto infondere al pubblico di “Wake up Italia!”, una fiducia pragmatica nell’oggettività dei dati e dei vincoli di bilancio degli Stati, unita all’importanza degli investimenti nel capitale umano più giovane, caratterizzato da una fragilità generazionale che deve essere valorizzata ed educata, al fine di mobilitare immaginazione, capacità progettuale e concretezza, per costruire Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale.
Gli appuntamenti con Wake up Italia proseguiranno fino al 15 giugno. Il 10 giugno, il protagonista sarà Fabio Vaccarono, amministratore delegato di Google Italia, intervistato da Marco Minozzo, mentre a chiudere il ciclo di incontri, il 15 giugno, sarà Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale che dialogherà con Sergio Noto.
Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione alla videoconferenza sono disponibili sulla pagina dedicata.