“Com’eri vestita?” è la domanda che spesso viene posta alle donne vittime di violenza nel tentativo di colpevolizzarle dell’aggressione subita, ma è anche il titolo che l’associazione “Isolina e…” ha scelto di dare alla mostra che verrà allestita venerdì 10 settembre, con inaugurazione alle 19, al complesso Forte San Briccio per cercare di contrastare il pregiudizio che una donna vittima di violenza “se la sia cercata”. La mostra è stata ospitata nei mesi scorsi anche negli spazi dell’ateneo veronese,
Alla base della provocatoria installazione vi è, dunque, la volontà di smantellare l’idea che la violenza sarebbe stata causata dall’abbigliamento provocante della vittima. La mostra, costituita da istallazioni volte a sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne, sarà disponibile negli ambienti del forte di San Briccio anche durante le tre serate di Vino in Forte. Inspirato al poema “What I was wearing” di Mary Simmerling, il progetto è ideato da Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale del Kansas, e da Mary Wyandt-Hiebert responsabile del Centro di educazione contro gli stupri dell’università dell’Arkansas.
L’evento è organizzato in supporto alla campagna di Amnesty #IOLOCHIEDO sul tema del consenso. Durante la mostra l’attrice Annachiara Zanoli leggerà alcune delle storie presentate nell’istallazione. Interverranno Marisa Mazzi, presidente di “Isolina e…”, Sara Gini avvocata di Telefono Rosa, Laura Mottinelli dell’Ente nazionale sordi, e rappresentanti di Amnesty International, Aied (Associazione italiana per l’educazione demografica) e Filo di Arianna.
L’ingresso è libero con obbligo di Green Pass.
In allegato la locandina dell’iniziativa.