Giornata di festa a Verona: una delle squadre dell’ateneo si è aggiudicata la medaglia di bronzo della 9°edizione della Competizione italiana di Mediazione, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano. Vincono la medaglia d’oro l’università di Torino e la medaglia d’argento l’università Statale di Milano. Ecco i nomi dei ragazzi della squadra veronese sul podio: Alessia Viggi, Elisa Schenale, Anna Caldelli, Elena Gravina, Beatrice Rosina. Quest’anno l’ateneo di Verona schierava ben due squadre.
Sono stati premiati per aver ottenuto un punteggio alto nella capacità di negoziare i casi giuridici assegnati. Per ogni caso giuridico, due studenti hanno indossato le vesti degli avvocati difensori e due studenti i panni delle parti in causa. Il confronto tra le parti è stato gestito da un mediatore professionista. La gara, durata due giorni, il 14 e 15 ottobre, ha visto sfidarsi 120 studenti, in rappresentanza di 14 università italiane, per aggiudicarsi il titolo di miglior mediatore di controversie, nell’ambito della 9° Competizione italiana di Mediazione (CIM), organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano.
Casi giuridici. I casi di quest’anno hanno riguardano una controversia in materia di successione ereditaria (fratello e sorella si contendono la proprietà dei beni materni), una lite condominiale (i facoltosi condòmini di un complesso immobiliare restano senz’acqua a causa di un condomino ostinato), una lite in materia societaria (la gestione di un locale rischia di mettere la parola fine a un’amicizia ventennale) e una di separazione tra coniugi (due farmacisti alle prese con il futuro dei propri figli).
Le università partecipanti sono state 14, 34 in totale gli atenei italiani coinvolte nel corso degli anni, con la partecipazione di più di 1000 tra studenti e professionisti.
Le competenze richieste dalle imprese e considerate necessarie per l’assunzione. Secondo l’ultimo rapporto di Unioncamere, basato sulle previsioni di assunzione e sulle richieste di competenze da parte delle imprese italiane, emerge che la capacità di saper lavorare in gruppo è considerata competenza necessaria per l’assunzione dall’85,7% delle imprese intervistate.
La capacità di problem solving è ritenuta necessaria dall’80,7% delle imprese. La capacità di lavorare in autonomia dall’82,2%. La capacità di flessibilità e adattamento dal 95% delle imprese; l’attitudine al risparmio energetico e sostenibilità ambientale (competenza green) dal 79,3%. (Fonte: Unioncamere- ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, 2020).
Contributo dell’Ufficio stampa Camera arbitrale di Milano