Verona, 1320. Dante è ospite di Cangrande della Scala e proprio nella città scaligera comporrà il trattato Questio de aqua et terra. Questo il quadro storico in cui s’inserisce l’episodio dantesco che ha ispirato lo spettacolo “La disputa di Dante”, scritto e diretto da Alessandro Anderloni con la partecipazione di Giovanni Meneghetti, che si terrà al Teatro Ristori, lunedì 13 dicembre, alle 21. La rappresentazione rientra nel cartellone di eventi “Dante in scena“, promosso dall’università di Verona in occasione dell’anniversario della scomparsa del sommo poeta.
Dante Alighieri si appresta a raggiungere il Tempietto di Sant’Elena dove, nel pomeriggio, lo attendono canonici e filosofi per disputare con lui la Questio de aqua et terra. Il poeta scriverà di suo pugno e dedicherà il trattato a Cangrande della Scala, il Signore che lo ospita a Verona da quasi un decennio. Al mattino di quel giorno, Dante si reca al palazzo scaligero per consegnare a Cangrande una copia della Questio e un’epistola, e forse per confidargli un poco della sua amarezza, ma nel salone d’attesa si trova davanti un paggio, Alfeo, ad annunciargli che «il Signore arriverà subito». Così si aprirà un’altra disputa, quella tra un illustre poeta ramingo e un giovane ragazzo senza famiglia.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito. La prenotazione è necessaria ed è possibile effettuarla sino ad esaurimento posti a questo link.