“Qualsiasi situazione ha più facce, più lati, come una moneta”. È partendo da questo principio che Paola Bertoli, ricercatrice del dipartimento di Scienze economiche dell’università di Verona, presenta il progetto di ricerca a livello nazionale del quale si occupa in collaborazione con colleghe e colleghi dell’università di Milano, della Sapienza di Roma e dell’università degli studi di Genova.
L’obiettivo di questo progetto è quello di guardare il fenomeno del Covid-19 osservandone i diversi aspetti dell’impatto sul sistema sanitario nazionale. “Si tratta di un’indagine svolta tra giugno e agosto 2020, che ha visto la partecipazione di oltre 15000 professionisti e il supporto di molte associazioni e strutture ospedaliere – spiega la ricercatrice – e che ha messo in luce due questioni principali. Innanzitutto, come il virus abbia impattato sul livello di soddisfazione professionale e sulla propensione a cambiare lavoro degli stessi operatori medico-sanitari, non tanto nella diminuzione della vocazione o dell’impegno che invece son rimasti radicati e forti, ma generando un’insoddisfazione professionale nata dalle caratteristiche lavorative in cui si sono trovati ad operare. In secondo luogo, questa indagine ci ha permesso di mappare il benessere mentale dei professionisti ed esperire quali possano essere i meccanismi di difesa e lotta contro questi picchi di stress. Una reazione interessante che abbiamo osservato è stato il risveglio della spiritualità legata al loro lavoro, spiritualità non connessa ad alcuna confessione religiosa specifica, ma di cui tutti siamo stati partecipi con la campagna di supporto spontanea per sostenere gli infermieri, per ricordare il valore delle azioni e del lavoro svolto, per supportare figure per noi assolutamente cruciali”.
Queste quindi sono le prime due facce della nostra moneta. L’indagine, però, è estremamente ricca d’informazioni e la ricerca, dunque, continua.
L’appuntamento con i racconti della ricerca in Univr prosegue nelle prossime settimane con la pubblicazione di un nuovo video sulla pagina dedicata del sito www.univr.it