Ampliare la propria offerta formativa per attrarre giovani capaci, ai quali offrire opportunità di formazione di alto livello, e per garantire ai futuri laureate e laureati un alto tasso di occupazione in ambiti coerenti con il corso di studi frequentato. È questo l’obiettivo che si è prefissata l’università di Verona, nelle sue linee di sviluppo strategico dei prossimi anni.
Per raggiungere questo scopo, nell’anno accademico 2022/23 è prevista l’attivazione di nuovi corsi di studio:
- corso di laurea in “innovazione e sostenibilità nella produzione industriale di alimenti”;
- corso di laurea in “Studi strategici per la sicurezza e le politiche internazionali”;
- corso di laurea in “Scienza della nutrizione e della salute alimentare”;
- corso di laurea in “Assistente sanitario”;
- corso di laurea magistrale in “Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali e diagnostiche”;
- corso di laurea magistrale in “Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata” (interateneo con l’università degli studi di Modena e Reggio Emilia).
- corso di laurea magistrale in “Artificial intelligence”.
In questo contesto si inseriscono a pieno titolo le consolidate e proficue collaborazioni con la Fondazione Cariverona e l’ospedale Pederzoli di Peschiera che, in questi due anni, hanno consentito la realizzazione di numerosi progetti.
Nello specifico la Fondazione Cariverona nel 2020 ha supportato 10 posti di ricercatore di tipo A di durata triennale con un contributo di 1.500.000 euro per l’attivazione di nuovi corsi di studio.
Nel 2021 ha sostenuto economicamente il progetto per il rilancio e il potenziamento dell’ospedale della donna e del bambino e il policlinico di Borgo Roma nelle tre dimensioni di didattica, ricerca e assistenza, finanziando con 3 milioni di euro 4 passaggi da professore associato a professore ordinario e 6 nuovi posti di ricercatore.
Il potenziamento delle figure apicali consentirà di ampliare l’offerta formativa delle scuole di specializzazione per dare al Servizio sanitario nazionale le professionalità attualmente carenti.
Con l’ospedale Pederzoli è in atto una fattiva collaborazione su settori strategici per progetti comuni di natura scientifica e formativa. Tale collaborazione ha rappresentato, per l’università, un’occasione di sviluppo dei propri fini di formazione e di ricerca di alto livello e strumento d’innovazione nell’ambito dei rapporti pubblico-privato e, per l’ospedale Pederzoli, un’opportunità di miglior raggiungimento dei propri obiettivi e finalità.
Dal 2020 ad oggi l’ospedale Pederzoli ha finanziato:
- 2 professori ordinari
- 1 professore associato
- 3 dottorati di ricerca
- 3 contratti per le scuole di specializzazione
per quest’anno l’impegno è di finanziare:
- 1 professore associato
- 1 ricercatore di tipo A
- 4 dottorati di ricerca
Queste collaborazioni avranno effetti sulla formazione di nuovi medici che opereranno nella regione Veneto di cui tutte le cittadine e i cittadini del territorio potranno giovarsi.
Le interviste a Pier Francesco Nocini, Alessandro Mazzucco, Giuseppe Puntin e Callisto Marco Bravi:
Qui il video integrale della conferenza stampa.