Dopo il successo ottenuto dagli appuntamenti dei mesi scorsi, giunge a conclusione il cartellone di eventi che celebra il profondo legame tra il poeta e la città scaligera. La rassegna, Dante in scena, è promossa dall’università di Verona, in collaborazione con il Comune di Verona e con i teatri della città, all’interno del protocollo d’intesa con capofila l’ateneo, il Comune e la Diocesi, per le celebrazioni in occasione dell’anniversario della sua scomparsa.
Il ciclo di incontri aperti alla cittadinanza per dialogare con i protagonisti degli spettacoli in cartellone si chiuderà con “Dante in carcere”, martedì 22 febbraio, alle ore 17, in aula SM T3 del Polo Santa Marta, insieme al regista e attore Alessandro Anderloni.
Gli spettacoli teatrali si concluderanno, invece, il 12 febbraio, alle 21, all’Oasi San Giacomo Istituto Don Calabria, a Lavagno, dove andrà in scena “La Vita Nuova – Suggestione per un musicista, due attori e un coro”. Libretto liberamente tratto da “La Vita Nuova” di Dante Alighieri di Liyu Jin e Bob Marchese da un’idea di S. Masotti e C. Zorzi, con musiche di Achille Facincani. Attori Bob Marchese e Nicolò Todeschini. Coro giovanile e solisti di A.LI.VE. Accademia Lirica Verona. Pianista Alberto Magagni. Direttore Paolo Facincani. Lo spettacolo è promosso dall’università di Verona.
Il progetto di un cartellone di spettacoli ispirati e dedicati a Dante era sorta per tempo all’interno del Comitato cittadino per le celebrazioni del settimo centenario della morte del Poeta. “La pandemia ha però inesorabilmente dettato i suoi tempi”, hanno spiegato i promotori, “non al punto, comunque, di impedirci di realizzare il progetto e di riuscire a contenerlo per la gran parte all’interno del 2021. Ed è un particolare motivo di soddisfazione il fatto che in questo modo, oltre a festeggiare Dante, la rassegna di spettacoli che presentiamo diventi anche un motivo per festeggiare la riapertura e il ritorno alla vita di un settore, come quello dello spettacolo dal vivo, che il covid ha severamente colpito”.
“Grazie al coordinamento e alla “regia” del Comune di Verona e dell’università, e più in particolare dell’assessorato alla Cultura e del dipartimento di Culture e Civiltà, e alla piena collaborazione dei maggiori teatri veronesi e di altre realtà cittadine che operano nell’ambito dello spettacolo”, aggiunge Nicola Pasqualicchio, docente di Discipline dello spettacolo e coordinatore dell’iniziativa, “abbiamo così potuto mettere assieme un programma che ci accompagnerà da ottobre a febbraio, attraversando il teatro, la danza, la musica, e alternando, presenze locali, nazionali e internazionali nel segno della qualità e dell’innovatività”.
È possibile consultare il programma completo al link.