Cosa significa la candidatura a patrimonio dell’Unesco della tecnica dell’appassimento delle uve della Valpolicella? Come questo servirà per valorizzare la cultura e il patrimonio culturale di Verona e del Veneto? Sono alcune delle domande al centro dell’incontro “La tecnica di appassimento della Valpolicella verso l’Unesco. Un patrimonio da condividere e salvaguardare”, che si svolgerà il 29 aprile alle 10 a villa Lebrecht, a San Pietro in Cariano.
Dopo i saluti istituzionali di Christian Marchesini, presidente del Consorzio vini Valpolicella, interverranno alcuni esperti per approfondire gli aspetti culturali, tecnici e filosofici della tecnica, tra cui Pier Luigi Petrillo, direttore della cattedra Unesco sui Patrimoni culturali all’Università di Roma Unitelma Sapienza, Maurizio Ugliano, docente di Enologia del dipartimento di Biotecnologie dell’università di Verona e Andrea Lonardi, vicepresidente del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella e responsabile tecnico di Bertani Domains.
Per esaminare l’importanza della candidatura Unesco interverranno alcuni membri del Comitato promotore della candidatura, tra cui Miriam Magnani, presidentessa della Strada del vino Valpolicella, mentre si discuterà del ruolo delle comunità nella valorizzazione del patrimonio culturale immateriale con Cecilia Honorati, docente di Diritto comparato dell’ambiente e della sostenibilità, università di Roma Unitelma Sapienza.