Sarà messo in scena sabato 28 maggio, alle 20.30, al teatro Fonderia Aperta, il melodramma “La moglie di due mariti” (1802) dell’autore francese Guilbert de Pixérecourt. Lo spettacolo, interpretato dagli allievi del corso avanzato della compagnia “Narramondo teatro” e diretto dalle registe Elena Dragonetti e Raffaella Tagliabue, sarà l’evento conclusivo di una serie di iniziative scientifiche dedicate al teatro e alla storia del periodo napoleonico. Per una migliore contestualizzazione, la serata sarà introdotta da Katherine Astbury, docente di Studi francesi all’università di Warwick.
Inserita nell’ambito degli eventi scientifici e divulgativi organizzati in capo a un progetto sul teatro della Rivoluzione e dell’Impero finanziata dall’Unione europea (Bando Horizon 2020, Marie Sklodowska-Curie, grant agreement n. 895913) e con il contributo del Public Engagement di ateneo, del dipartimento di Lingue e letterature straniere e dell’università Italo-Francese, la rappresentazione costituisce l’ideale conclusione del convegno internazionale “Vie des théâtres et poésie dramatique du Consulat à la Restauration”, che si terrà a Venezia, ospite della Fondazione Querini Stampalia, giovedì 26 e venerdì 27 maggio.
L’obiettivo è quello di offrire uno scorcio su una drammaturgia apparentemente dimenticata come quella napoleonica, ma fondamentale per la storia del teatro francese a livello di evoluzione dei generi, dei linguaggi scenici e di mutamento della ricezione del pubblico. Inoltre, le organizzatrici sperano che questa sia l’occasione per una riscoperta che vada oltre il recupero storico-letterario, dimostrando come, anche una pièce ottocentesca, possa far emozionare facendo leva su sentimenti universali e atemporali.
Nata da un’idea di Paola Perazzolo, docente di Letteratura francese d’ateneo e Katherine Astbury, l’organizzazione dello spettacolo è stata possibile grazie alla collaborazione di Anna Giaufret ed Elisa Bricco, docenti dell’università di Genova, dove la rappresentazione prenderà il via martedì 24 maggio. Al loro fianco, le registe Raffaella Tagliabue ed Elena Dragonetti, hanno seguito la realizzazione artistica e l’adattamento del testo e delle musiche, necessario per presentare una versione dell’opera fruibile anche oggigiorno.
Nell’ottica di apertura alla comunità, maggiore diffusione del sapere e collaborazione tra istituzioni culturali, la rappresentazione sarà a ingresso gratuito previa prenotazione dei posti al 339 2698458 o a info@fonderiaperta.com.
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