A 30 anni dall’entrata in vigore della prima normativa nazionale sul volontariato e a 5 dal Codice del Terzo Settore che riposiziona al centro il valore del volontariato e delle collaborazioni per il benessere collettivo, cos’è cambiato?
La centralità del volontariato e dell’azione volontaria pervade tutto il nuovo impianto normativo del Terzo settore, come delineato dalla Riforma. Il tema dell’azione civica e sociale come collaborazione tra attori diversi ha preso sempre più forza: Terzo settore e volontariato, pubbliche amministrazioni, cittadini e donatori creano una comunità d’intenti per un cambiamento culturale. In questo scenario, le tante organizzazioni che operano con volontari sentono però le fatiche dell’uscita dalla pandemia e della lenta attuazione della riforma normativa, ma non rinunciano ad essere un modello per custodire e curare le relazioni sociali.
Un panorama complesso, di interesse anche per studenti di legge ed interessati al Terzo settore e al volontariato, che verrà affrontato dal convegno “30 anni di volontariato: cos’è cambiato e dove andiamo?” organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato di Verona (Csv), nella cornice dei 25 anni di attività a servizio del territorio veronese, sabato 1° ottobre a partire dalle 9 in Sala Marani dell’Ospedale di Borgo Trento.
Uno scenario in cui l’università di Verona gioca un ruolo di rilievo, poiché è fra gli attori più attivi, non solo per le esperienze didattiche legate al Terzo settore, ma in particolare per la rete di rapporti che tiene con gli enti che ne fanno parte attraverso convenzioni, accordi, collaborazioni. Un tessuto che l’Ateneo, nell’ambito della “terza missione”, crea attraverso i propri dipartimenti e che giova al territorio, valorizzando l’associazionismo e il volontariato. E proprio in collaborazione con il Csv di Verona, l’università sta lavorando alla mappatura di tutte queste esperienze, che verranno presentate al convegno, con i saluti del prorettore vicario Roberto Giacobazzi e l’intervento di Alessandra Cordiano, docente di diritto privato.
I due enti hanno infatti siglato un accordo quadro di collaborazione scientifica, formativa e culturale che, oltre ad attività di documentazione e ricerca, li porterà a creare una rete congiunta di conoscenze finalizzata a progettare, promuovere, diffondere iniziative interdisciplinari, con il desiderio di aprirle anche a pubblici non accademici, promuovendo il volontariato e la cittadinanza attiva, soprattutto tra i giovani.
Il convegno, dopo i saluti delle istituzioni, sarà aperto da Chiara Tommasini, presidente di Csvnet, Associazione Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, recentemente insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Seguiranno gli interventi di Luca Gori, docente di diritto del Terzo settore alll’università di Pisa e Luciano Gallo, referente contratti pubblici e innovazione sociale del diritto del Terzo settore di Anci Emilia-Romagna.
Chiuderà la mattinata una tavola rotonda di approfondimento su esperienze veronesi di co-progettazione tra istituzioni diverse e Terzo settore per il bene comune, che vede protagonisti Ulss9 Scaligera, Comune di Verona, Fondazione Cariverona, università di Verona, in dialogo con volontariato e Terzo settore.
Iscrizioni: a questo link oppure contattando la segreteria del CSV (info@csv.verona.it; 045 8011978)
Contributo Ufficio stampa Centro di servizio per il volontariato di Verona