Sono già circa 230 gli esperti promotori della mobilità ciclistica formati dall’università di Verona, nelle 9 edizioni dell’omonimo Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale. L’iniziativa è aperta a diplomati e laureati di qualsiasi livello e disciplina.
Il corso, diretto da Federico Schena, docente di Metodi e didattiche della preparazione fisica a Verona, vede la collaborazione di Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta e di Epmc, Esperti promotori della mobilità ciclistica. L’obiettivo è quello di formare una nuova figura professionale capace di fare da raccordo tra pianificatori, operatori turistici e amministratori, per sostenere la mobilità ciclistica urbana e territoriale. L’iniziativa è un importante contributo alla promozione del ciclismo in Italia, essendo l’unico corso post laurea dedicato proprio a questo ambito. Inoltre, il corso ha le carte in regola per essere interlocutore privilegiato di pubbliche istituzioni a carattere nazionale, regionale e locale.
“Promuovere la mobilità ciclistica – afferma Schena – è una cosa complessa, non ci si improvvisa, servono degli esperti, servono figure professionali nuove e creative capaci di integrare molte competenze. Serve qualità nella programmazione e progettazione delle reti ciclabili, programmi di sviluppo territoriale basati sull’economia del cicloturismo, programmi di azioni economiche e culturali, festival della bicicletta, comunicazione efficace ed emozionale per parlare al cuore delle persone, per cambiare gli stili di vita, per essere più europei e contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici.”
La decima edizione del corso, le cui iscrizioni si apriranno a gennaio, si svolgerà tra aprile e giugno del prossimo anno. Si terrà online per 44 ore di lezioni frontali e in presenza per le quattro giornate di esercitazioni pratiche a Mestre, Peschiera del Garda e Bolzano Valsugana. La possibilità di rivedere le lezioni registrate sulla piattaforma d’ateneo ha consentito, e consentirà in futuro, anche a dipendenti pubblici e a chi ne avesse la necessità, di assistere alle lezioni registrate durante l’orario di servizio, anche quando questo non coincide con le lezioni in diretta.