“Da quello che conosciamo dalla stampa, dai processi che si sono svolti e da grosso lavoro che sta facendo la sezione antimafia con sede a Venezia, purtroppo emerge un quadro molto allarmante in Veneto con infiltrazioni mafiose e forse anche un radicamento, entro certi limiti, sia a livelli di amministrazioni e enti pubblici sia a livello di imprese e società private che operano in una rete di scambi e chiusura alla concorrenza esterna. Questo arreca un pregiudizio molto forte all’economia ma anche alla democrazia del governo del nostro territorio, con il conseguente rischio di trascinarci un fardello economico e sociale. Serve, quindi, una risposta della società civile che va sollecitata su questi temi perché solo attraverso la creazione di un contesto di legalità e di consapevolezza della popolazione potrà essere garantito un sano ed equo sviluppo economico e sociale. Così Lorenzo Picotti, docente di Diritto penale dell’ateneo scaligero, ha anticipato ai microfoni di Univrmagazine i temi del convegno “Infiltrazioni e radicamenti mafiosi in Veneto. Necessità di un progetto di informazione, prevenzione e contrasto globale” di cui ha curato il coordinamento scientifico. Lunedì 27 febbraio, nell’Aula Magna del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona, sono intervenuti Stefano Troiano, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche e Mattia Buonomano, presidente di Elsa Verona. Di contrasto alla criminalità hanno parlato l’ingegnere Mario Spezia, vicepresidente dell’associazione “Sostenitori dei collaboratori e testimoni di giustizia” e membro del Cdn dell’associazione “I cittadini contro le mafie”, il giornalista Beppino Tartaro, Enzo Guidotto, presidente dell’associazione “Antiracket e antiusura” di Trapani, e Nicola Morra, presidente uscente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle mafie.
L’incontro, aperto alla cittadinanza, ha visto ampia partecipazione di studentesse e studenti, giuristi in formazione, che hanno potuto confrontarsi con chi si impegna quotidianamente nel contrasto a questi fenomeni. “Emerge – ha continuato Picotti – la necessità di un progetto di informazione, prevenzione e contrasto globale. Solo attraverso la promozione di un contesto di legalità e la consapevolezza della popolazione potrà essere garantito un sano ed equo sviluppo dell’economia e della società.”