Giovedì 30 marzo, alle 15.30 nell’Aula Magna De Sandre del Policlinico Borgo Roma, si terrà il seminario “Il ruolo della Bioetica e delle Medical Humanities. Quali sfide per i futuri medici”, in cui verranno esaminati i numerosi interrogativi etici portati dal progresso medico e biotecnologico.
L’evento è organizzato dalla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’ateneo scaligero e dal Comitato di Bioetica dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Verona, con il patrocinio dell’Ordine dei medici di Verona. A portare i saluti iniziali saranno Giuseppe Lippi, presidente della scuola di Medicina e chirurgia dell’università di Verona e Carlo Rugiu, presidente dell’Ordine dei medici provinciale.
“Il progresso biotecnologico e le connesse evoluzioni del mondo medico hanno portato alla nascita di numerosi interrogativi etici, inclusi quelli sul passaggio dal modello paternalista al consenso-dissenso informato nella relazione di cura, sino alle nuove tecniche della medicina digitale”, spiega Sara Patuzzo, ricercatrice in Storia della medicina e bioetica in ateneo e referente scientifica del convegno. ”Le opportunità e gli aspetti critici di queste nuove frontiere saranno al centro dei lavori del seminario, che si propone di presentare da una parte un’indagine riflessiva mediante l’apporto di saperi come la bioetica e le Medical Humanities, dall’altra uno sguardo concreto alla pratica clinica, dove un ruolo fondamentale è svolto dai Comitati etici che operano in sanità”.
Gli argomenti trattati dagli esperti durante la giornata saranno molteplici e riguarderanno le opportunità e gli aspetti critici delle nuove frontiere nel mondo medico e saranno nello specifico il ruolo della bioetica nella relazione di cura, il ruolo delle Medical humanities nella medicina digitale e il ruolo dei comitati etici in sanità, che svolgono un ruolo fondamentale nella pratica clinica.