I risultati di 5 anni di ricerca sono stati presentati nel convegno internazionale “Languages and cultures in contact in the Ancient Mediterranean” che si è tenuto l’11 e 12 maggio al polo Santa Marta e ha segnato la conclusione del progetto ERC “Pre-Classical Anatolian Languages in Contact”, in breve PALaC, finanziato con oltre 1 milione e 200 mila euro dallo European research council, l’organismo dell’Unione europea che sostiene progetti di ricerca di frontiera, in tutti i campi, realizzati da ricercatrici e ricercatori di eccellenza.
La due giorni è organizzata da Federico Giusfredi, docente di Storia del Vicino Oriente antico all’università di Verona e coordinatore del progetto, e ha visto la partecipazione di studiosi italiani, europei e statunitensi esperti di lingue e culture del mondo antico, con particolare attenzione per il Mediterraneo orientale e l’Anatolia.
“PALaC ha finora dato alla luce più di quaranta articoli scientifici, un volume collettaneo, e nel 2023 apparirà, per i tipi dell’editore Brill, il primo volume della monografia finale “Contacts of Languages and Peoples in the Hittite and Post-Hittite World, senza contare i numerosi lavori ancora in corso di stampa”, spiega Giusfredi.
Il docente con la sua squadra di ricercatrici e ricercatori ha portato avanti una ricerca dettagliata e approfondita delle evidenze di contatto linguistico nell’Anatolia pre-classica (dal ventesimo al quarto secolo a.C.) e il loro corretto inquadramento nel contesto storico-culturale di riferimento.
Qui l’intervista a Federico Giusfredi.