Chirurghi otorinolaringoiatri, chirurghi maxillo-facciali, chirurghi plastici, dermatologi e medici estetici: saranno loro a scambiarsi informazioni scientifiche ed a formare le future e futuri specialisti della bellezza e della terapia delle malformazioni facciali nella sede del palazzo della Gran Guardia in piazza Bra a Verona, nel corso del convegno annuale della Eafps, European Academy of Facial Plastic Surgery, in programma dal 14 al 17 settembre.
Il programma abbraccia temi di chirurgia nasale, facciale e chirurgia ricostruttiva e medicina estetica con letture magistrali, sessioni didattiche interattive, tavole rotonde e un’ampia gamma di presentazioni sugli ultimi progressi nella chirurgia plastica e ricostruttiva facciale e sulla medicina estetica.
“Siamo la società che attraverso i suoi membri ha dato i più grossi contributi alle tecniche chirurgiche e non – afferma Alwyn D’Souza, presidente della Eafps – Ancora oggi lavoriamo ogni giorno per cogliere le nuove esigenze di medici e pazienti e darne risposta attraverso l’innovazione, cruciale per un settore in continua evoluzione come la chirurgia e la medicina estetica”.
Internazionalizzazione è un elemento chiave per il Magnifico Rettore dell’università degli studi di Verona, Pier Francesco Nocini, che afferma come “l’istituzione universitaria svolga il ruolo trainante nella formazione del futuro, che deve essere volta sempre di più agli scambi culturali internazionali che sono vitali per lo sviluppo delle nuove menti dei nostri ricercatori e docenti. Ci impegniamo per una medicina moderna, sicura e personalizzata ed investiamo nella ricerca e sviluppo costante di soluzioni all’avanguardia”.
Continua il Magnifico Rettore “Al di là dell’entusiasmo per questo evento “in presenza” dopo la pandemia, che ha inferto colpi negativi a ogni settore, apprezziamo l’opportunità di riunire la nostra comunità, incontrare i colleghi e stringere nuove amicizie, scambiando idee e impegnandoci in discussioni significative che daranno forma al futuro della nostra specialità. Sono certo che troverete un’atmosfera accogliente in cui connettervi con i colleghi e condividere le vostre esperienze. Ci auguriamo di incrementare i rapporti con altre Università, Società scientifiche nazionali ed internazionali e con colleghi provenienti dall’Asia, dal Nord, Centro e Sud America e auspicabilmente dagli altri continenti. Un plus, inoltre, è anche rappresentato dalla sede del congresso, il Palazzo della Gran Guardia, che è ubicato nella piazza principale della nostra città, di fronte al famoso Anfiteatro “Arena di Verona”, noto a livello internazionale per l’opera lirica e la musica in generale”.
“Innovazione è la parola d’ordine, da sempre – prosegue Dario Bertossi, docente di Chirurgia maxillo-facciale in ateneo e direttore del programma del congresso – Questo per noi è un valore che si fonda su due grandi pilastri: l’innovazione per la formazione e l’innovazione delle nostre soluzioni. Entrambi mostrano il nostro impegno di mettere il paziente al centro di tutto ciò che facciamo: medici esperti e preparati permettono di aumentare la soddisfazione del paziente grazie a piani di trattamento sicuri e personalizzati per ottenere uno stato di benessere psicofisico prolungato nel tempo. Questo evento getta infine le basi di una piattaforma che negli anni a venire vuole dedicare la sua attenzione a formare rapporti e creare futuro per i giovani talenti che vogliano avvicinarsi a questo mondo. Il nostro obbiettivo è che l’ampio network che abbiamo costruito con i medici provenienti da tutto il mondo e con i principali players mondiali in ambito bio-medicale porti la città di Verona e la nostra Regione ad essere un riferimento futuro nel campo dell’innovazione in un settore, quello della medicina olistica, che sempre più s’impone attraverso un approccio a 360 gradi che richiede una cura dettagliata dello stato di salute del paziente”.
“I pilastri della chirurgia e della medicina estetica del futuro, ovvero innovazione e formazione – sottolinea Stelio Mocella, presidente del congresso – sono l’impegno di tutti noi medici da sempre, oggi ancora di più. Questo incontro rappresenta il nostro contributo alla formazione di qualità, in grado di avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti che mettiamo sempre al centro, in tutto ciò che facciamo, investendo con orgoglio tanto nella formazione quanto nell’innovazione di prodotto. La mia esperienza trentennale a livello internazionale e nella città di Verona mi ha consentito di costruire un comitato scientifico multidisciplinare di 21 esperti di fama nazionale e internazionale. Questo ha messo a punto un programma con oltre 200 relatori Internazionali complementari che accompagneranno il percorso dei partecipanti attraverso un wet-lab, quattro giorni di congresso ed un giorno di live surgery, dove i professionisti sanitari entreranno in un network fondato sulla condivisione e conoscenza scientifica”.