Il Comune di Verona ha vinto il bando Comunità energetiche rinnovabili promosso dalla Fondazione Cariverona con il progetto ‘Energie di comunità’ grazie alla partnership con l’università, la Diocesi, l’associazione diocesana Opere Assistenziali e Legambiente.
L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Barbieri in conferenza stampa dall’assessore alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari insieme ai collaboratori Tomas Chiaramonte dell’Associazione diocesana opere assistenziali Verona Adoa, Matteo Nicolini referente del rettore alla sostenibilità ambientale e docente di Diritto pubblico comparato, Andrea Gentili di Legambiente Verona e Enrico Ballestriero rappresentante del costituendo comitato Cer Verona.
“Il magnifico rettore Pier Francesco Nocini ci ha tenuto affinché Univr contribuisse in maniera fattiva nell’organizzazione di questo progetto – ha commentato Nicolini – Un piano dalle potenzialità importanti, che contribuisce a costruire la Comunità energetica e, con essa, una cittadinanza consapevole”.
Le Comunità energetiche rinnovabili rappresentano un mezzo fondamentale nell’ambito della transizione energetica e per la lotta al sempre più diffuso fenomeno delle povertà energetiche. Un modello che non è solo tecnologico ma che mira a costituire comunità e che punta a sensibilizzare sempre di più i cittadini e le cittadine sul cambio di paradigma rispetto al consumo di fonti fossili.
Lo scopo del progetto, finanziato da Cariverona con circa 60 mila euro, è quello di costituire la prima Comunità energetica rinnovabile a Verona, con un approccio condiviso dai partner e, in particolare, con un processo che parte dal basso attraverso un percorso partecipativo aperto ai cittadini che entrerà nel vivo da gennaio 2024.
La scelta sulla localizzazione risiede nell’area di Borgo Venezia e Borgo Santa Croce nella Sesta Circoscrizione ed è data sia dagli investimenti in quella zona a livello di impianti fotovoltaici del Comune di Verona sia dalla presenza dell’università con il polo di Scienze motorie.