È stato inaugurato oggi, alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin, il nuovo reparto di Neuropsichiatria Infantile. La nuova sede a Borgo Trento ha 16 posti letto e consente la continuazione di tutte le attività assistenziali già in corso per le patologie neurologiche, ma anche la gestione delle acuzie psichiatriche degli adolescenti provenienti dal territorio. Per questi ultimi pazienti ci sarà la presa in carico in ambienti adeguati all’età, evitando il ricovero in reparti per adulti anche di quelli provenienti dal Pronto soccorso.
Situato al 5° piano del padiglione 30 nell’ospedale della donna e del bambino, il nuovo reparto è strutturato in modo da rispondere alle due diverse esigenze assistenziali dei pazienti da 0 a 17 anni. Sono stati separati gli spazi destinati ai piccoli pazienti, con la possibilità di ricevere assistenza in modo continuo dai genitori o dai familiari, da quelli dedicati agli adolescenti. E’ stata garantita anche la possibilità di separare l’area dedicata alla acuzie psichiatriche in adolescenza (8 posti letto) dalle degenze per patologie neurologiche (8 posti letto). Sono stati inoltre previsti spazi per le attività riabilitative, educative e socializzanti, per gli studi medici dedicati ai colloqui e osservazioni. Tutti i piccoli pazienti saranno trasferiti dal giorno dopo. L’Unità operativa ha una équipe di 9 medici (più uno in arrivo), 13 infermieri dedicati, un terapista della riabilitazione psichiatrica (più due in arrivo) e uno psicologo (più uno in arrivo).
I disturbi del neurosviluppo e neuropsichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza (NPIA) sono molto frequenti dato che interessano tra il 10-20% della popolazione infantile e adolescenziale. Apparentemente molto diversi tra loro (disabilità intellettive, disturbi del controllo motorio, disturbi specifici del linguaggio e dell’apprendimento, autismo, epilessie, sindromi genetiche rare, malattie neuromuscolari e neurodegenerative, disturbo da deficit dell’attenzione ed iperattività, psicosi, disturbi dell’umore, disturbi del comportamento alimentare e molti altri), si manifestano molto frequentemente in comorbidità e pertanto comportano elevate criticità sia sul piano diagnostico e della gestione clinica che sul piano dell’organizzazione dell’assistenza socio-sanitaria. La UOC di Neuropsichiatria Infantile (NPI) della AOUI di Verona è da molti anni impegnata nell’attività di diagnosi e cura dell’insieme dei disturbi neuropsichiatrici dell’età evolutiva compresi gli ambiti delle emergenze/urgenze neurologiche e psichiatriche.
Disturbi neuropsichiatrici. La crescente incidenza dei disturbi neuropsichiatrici è ben documentata dal progressivo incremento in questi ultimi anni del numero dei ricoveri; solo dal 2017 al 2018 nella fascia di età 0-17 i ricoveri a livello nazionale sono aumentati dell’11% per le patologie neurologiche e del 22% per le patologie psichiatriche (dati progetto ISS-SINPIA). In particolare per quanto riguarda i disturbi psichiatrici il trend è fortemente in ulteriore ascesa anche a seguito della pandemia SARS Covid19.
Seguendo lo stesso trend visto a livello nazionale anche nella NPI dell’AOUI i ricoveri per patologie psichiatriche negli ultimi 4 anni sono più che triplicati (da 20 nel 2019 a 67 nel 2023) ed i ricoveri in urgenza psichiatrica più che raddoppiati (da 17 a 40).
Da qui la necessità di un potenziamento dell’attività per l’acuzie che potrà portare ad un reale miglioramento se si inserirà in un efficientamento della rete ospedale-strutture post acuzie-territorio in quanto il ricorso all’ospedalizzazione dovrebbe essere riservata ai casi previsti dalle Linee di indirizzo SINPIA ed adeguatamente limitata nel tempo. La funzione del ricovero infatti, nelle gravi condizioni di sofferenza psichica nell’età evolutiva, deve configurarsi come una possibile risorsa clinica all’interno di un continuum della presa in carico globale della situazione psicopatologica e di vita del minore che ha il suo fulcro nei servizi territoriali. Molti ricoveri in assenza di adeguata rete con il territorio sono ricorrenti quindi gestiscono l’acuzie ma non migliorano le condizioni del paziente e della famiglia.
Disturbi del Neurosviluppo. L’Unità ha acquisito delle eccellenze nell’ambito della diagnosi, cura e ricerca dei disturbi complessi del neurosviluppo quali l’epilessia, l’autismo, e le malattie rare.
Epilessie – L’UOC è Centro Avanzato di Diagnosi e Cura delle Epilessie Infantili dalla società scientifica Lega Italiana contro l’Epilessia (L.I.C.E.), è inoltre Centro full-member dal 2022 della rete ERN-Epicare (European Network Rare and Complex Epilepsies, network di centri di riferimento per la diagnosi e la cura delle epilessie rare e complesse istituito dalla Comunità Europea).
ADHD – L’UOC è anche Centro di Riferimento Regionale per il trattamento della Sindrome da Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD).
Sicurezza. Il reparto si configura come una struttura ad elevata intensità assistenziale e richiede personale adeguato ad affrontare la specificità delle cure in questo ambito clinico. Il reparto è stato infatti predisposto per garantire un elevato grado di sicurezza attiva e passiva dei soggetti ricoverati seguendo le Raccomandazioni pubblicate dalla Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza (SINPIA Linee di indirizzo per l’emergenza-urgenza psichiatrica nell’età evolutiva). È stato rimosso dalle stanze tutto quanto potesse essere pericoloso e sono stati posti in sicurezza gli impianti di gas medicali e gli impianti elettrici. Nelle stanze di degenza sono stati scelti arredi con materiale solido, ignifugo certificato. Le televisioni sono state sostituite da proiettori e, le chiusure delle porte messe in sicurezza e 5 posti letto sono stati posizionati in un’area chiusa maggiormente protetta ed è stato predisposto un sistema di video-sorveglianza. Nei bagni di degenza in particolare sono stati scelti sanitari dalle forme arrotondate ed essenziali attaccati al muro, sono stati installati specchi infrangibili e i rubinetti sono stati dotati di timer per evitare allagamenti.
È stata realizzata una “stanza morbida” rivestita di pannelli ignifughi con effetto ammortizzante destinata al “rilassamento” e ad attività corporee.
All’inaugurazione erano presenti l’assessore regionale Manuela Lanzarin, il direttore generale AOUI Callisto Marco Bravi, il direttore sanitario AOUI Matilde Carlucci, il direttore amministrativo Aoui Vania Rado, il prof. Michele Milella in rappresentanza dell’Università di Verona, il direttore UOC Neuropsichiatria Infantile AOUI prof.ssa Francesca Darra. Presenti anche i dirigenti Aoui che hanno contribuito alla realizzazione e organizzazione del nuovo reparto, l’équipe medica, quella infermieristica e la coordinatrice infermieristica dell’Ospedale Donna e Bambino.
Presenti anche le autorità cittadine: il colonnello Italo Savarese Comandante GDF, il comandante dei Carabinieri di Parona Vincenzo Reggio, l’assessora Comunale Salute e servizi di prossimità Elisa La Paglia, la consigliera Provinciale Carla Padovani, la consigliera Regionale Alessandra Sponda e il vicepresidente della Seconda circoscrizione Pietro Corcioni.
Assessore Lanzarin: “Con l’inaugurazione di oggi stiamo completando la programmazione regionale di posti letto aggiuntivi per le Neuropsichiatrie infantili in Veneto. Sono le schede del 2019 che riguardano i due Hub ospedalieri di Verona e Padova, oltre a Treviso, Vicenza e Mestre perché siamo consapevoli che si tratti di posti oggi fondamentali dedicati a esigenze di cura in aumento. I disturbi del comportamento alimentare hanno, ad esempio, un esordio molto precoce tra i 10 e gli 11 anni, ma anche il disagio giovanile è sempre più anticipato, per non parlare della transizione dall’età pediatrica a quella adulta che richiede una presa in carico multidisciplinare. Questi giovani pazienti hanno bisogno di setting di cura particolari, sia in termini di ambienti confortevoli anche per i familiari che li seguono sia in termini di sicurezza personale nel caso del disagio psichiatrico. A tutto questo la Regione sta dando risposta con l’aumento di 34 posti letto in tutto il Veneto”.
Direttore generale, Bravi: “Ringrazio l’assessore regionale Lanzarin perché ci ha messo a disposizione tutte le risorse necessarie all’inaugurazione di oggi. Aumentare i posti letto della Neuropsichiatria infantile è un traguardo importante che risponde alle nuove esigenze sociali, dovute all’aumento delle richieste e dei disturbi negli adolescenti. Avere più posti letto significa garantire una maggiore presa in carico in un contesto adeguato all’età e con un elevato standard di sicurezza dei pazienti nelle fasi più acute. Investire in questi ambiti clinici significa pensare al futuro e dare risposte cliniche ai nuovi bisogni di salute della collettività”.
Prof.ssa Darra: “Per noi che da qualche anno ci occupiamo di tutte le problematiche neuropsichiatriche infantili e in particolare stiamo dando spazio alle emergenze comportamentali e psichiatriche dell’età evolutiva, è una grande soddisfazione poter allargare il nostro raggio di azione. Grazie alla Regione e alla nostra Direzione, adesso possiamo accogliere questi ragazzi in uno spazio più adeguato, più confortevole e con il personale sufficiente e qualificato per prendersene cura. Stiamo parliamo di disturbi del comportamento, della condotta, dell’umore e di autolesionismo, ma anche disturbi dello spettro autistico con complicanze psichiatriche. È importante conoscere e trattare il più precocemente possibile tutti i disturbi del neurosviluppo. Il trend è nettamente in aumento, questo è un dato non solo nostro ma anche nazionale: negli ultimi anni noi abbiamo addirittura triplicato il numero dei ricoveri, adesso siamo in grado di accogliere i pazienti nel reparto adeguato all’età. L’aspetto più importante è rivolgersi prima possibile ai servizi di Neuropsichiatria infantile, dove ci sono competenze e strutture per la diagnosi di questi disturbi. Prima ci si fa carico delle problematiche dell’età evolutiva, migliore è il risultato sull’evoluzione del paziente”.
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