La seconda giornata del Veronetta Contemporanea Festival, evento culturale promosso dall’Università di Verona, insieme all’Accademia Filarmonica e al Comune di Verona, con il contributo dell’Esu e in collaborazione con Agsm-Aim, ha visto coinvolte più di 150 persone allo spettacolo teatrale Anima Mundi dell’autrice, interprete e monologhista Lucilla Giagnoni, andato in scena mercoledì 5 giugno, al Polo Santa Marta.
A portare i saluti introduttivi è stato Nicola Pascqualicchio, direttore artistico del festival.
«Questo spazio è troppo bello per non essere utilizzato anche per eventi performativi», ha commentato Pasqualicchio ricordando che «siamo alla terza edizione di questo festival e siamo entusiasti di essere qui per trasformare questa Università anche in un palcoscenico d’arte».
Dal 2001, con la caduta delle torri gemelle, evento tanto tragico quanto simbolico, Giagnogni ha intrapreso un percorso personale che l’ha portata a scrivere tre distinte trilogie. La prima, dedicata alla spiritualità, si concentra sull’Inferno della Divina Commedia e sul libro dell’Apocalisse. Il suo lavoro successivo ha avuto come focus l’umanità e l’ha esplorata attraverso le grandi narrazioni come Pinocchio, i cavalieri epici e le fiabe. L’ultima serie, a cui appartiene Anima Mundi, tratta della generatività e affronta il tema di un salto cosmico, sottolineando la necessità di un ritorno alla poesia per ri-generare il mondo.
«La parola greca poieo significa fare e non è un caso che sia la radice del termine poesia» ha raccontato Lucilla Giagnoni aggiungendo che «in questo spettacolo, la poetica di Leopardi è la vera protagonista. Mentre il suo pensiero filosofico vede la natura in contrasto con l’umanità, la sua poetica, in particolare nella sua penultima lirica “La ginestra”, identifica se stesso e l’umanità con questa pianta. La sua parte poetica è più avanzata rispetto a quella filosofica e, duecento anni dopo, quello sguardo poetico ci rivela una profonda verità: noi siamo natura, siamo i geni che ci hanno creato e siamo influenzati da tutto ciò che ci circonda. Questo ci porta a una nuova consapevolezza del nostro legame intrinseco con il mondo naturale.».
Lo spettacolo Anima Mundi viene definito dalla stessa autrice una “missione speciale” e ambisce a creare uno spazio di condivisione e connessione tra gli spettatori per riflettere insieme sul legame tra l’uomo e la natura. Ripercorrendo alcuni dei più grandi poeti, tra cui Leopardi e Saffo, e i miti della creazione del mondo, l’artista riconosce all’atto poetico la forza creatrice dell’universo e invita gli spettatori a riappropriarsi delle parole attraverso la propria immaginazione.
Veronetta contemporanea festival proseguirà fino al 15 giugno, al Polo Santa Marta, con un ricco cartellone di eventi.