«Posso scrivere i versi più tristi questa notte. Io la amai, e a volte anche lei mi ha amato». È questo il verso più celebre della raccolta “Venti poesie d’amore e una canzone disperata” del poeta cileno Pablo Neruda, Premio Nobel per la Letteratura. In occasione del centenario della pubblicazione dell’opera e del 120esimo anniversario della nascita del poeta, l’università di Verona, Esu di Verona e l’Ambasciata del Cile in Italia hanno proposto un evento mercoledì 23 ottobre, nell’aula magna del polo Zanotto.
L’evento è stato introdotto dai saluti istituzionali di Pier Francesco Nocini, magnifico rettore dell’università di Verona e attraverso la lettura di alcune poesia di Neruda da parte di Ennio Vivaldi, ambasciatore del Cile in Italia, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Claudio Valente, presidente Esu di Verona e Francesca Flori, presidente del Consiglio studentesco.
Una serata di approfondimento e riflessione dedicata alla comunità universitaria e alla cittadinanza.
“Appuntamenti come questo – ha affermato in apertura il magnifico rettore Pier Francesco Nocini – rispondono a uno degli obiettivi strategici del nostro Ateneo: il cosiddetto Public Engagement che vede la l’università aprire le sue porte alla cittadinanza, per condividere le conoscenze e i risultati degli studi, nei diversi ambiti del sapere, che vengono condotti da ricercatrici e ricercatori del nostro Ateneo”.
Il programma si è sviluppato in tre momenti.
La conversazione “Neruda in versi”, durante la quale Gabriele Morelli, docente di Lingua e letteratura spagnola all’università di Bergamo e curatore di alcune delle opere del poeta, ha dialogato con Felice Gambin, docente di Letteratura spagnola dell’università di Verona e delegato del rettore all’Internazionalizzazione. Morelli, tra i massimi specialisti della letteratura spagnola e latino-americana, per i suoi meriti scientifici ha ricevuto nel 2022 dal re spagnolo Felipe VI e dalla regina Letizia il prestigioso Premio Ñ dell’Istituto Cervantes, che rappresenta la lettera “eñe”, caratteristica della lingua spagnola.
A seguire, lo spettacolo “Neruda in musica” con la partecipazione della soprano cilena Carolina Gallardo, che ha eseguito alcuni brani accompagnata dal Coro dell’università di Verona e dal maestro Marcello Rossi Corradini al pianoforte.
Gli spazi del Polo Zanotto ospitano anche “Neruda nell’arte”, con l’esposizione dell’opera “Neruda y el amor” di Eduardo “Mono” Carrasco, grafico, muralista e fondatore del gruppo muralista cileno Brigada Ramona Parra. Carrasco vive e lavora in Italia dal 1974, anno in cui è arrivato dal suo Paese come rifugiato politico, dopo l’avvento della dittatura di Augusto Pinochet, e ha donato l’opera all’università di Verona.
In occasione della giornata di studio, nelle mense universitarie dell’Esu è stato disponibile un menù speciale a base di ricette cilene.
L’appuntamento è stato promosso in collaborazione con il Consiglio studentesco, la Fundación Pablo Neruda de Santiago del Chile, il Consulado Honorario del Chile en Vicenza, Cape Horn, e gode del patrocinio del Comune di Verona.
Maggiori informazioni nella pagina web dedicata.
Sara Mauroner