A un anno esatto dall’apertura della prima mensa universitaria di Campagna Amica in Italia, mercoledì 13 novembre i rappresentanti di Coldiretti Verona, Esu Verona e Cooperativa Sociale centro di lavoro San Giovanni Calabria hanno incontrato la stampa per una condivisione sui traguardi raggiunti e sul futuro del progetto.
L’incontro è avvenuto proprio negli spazi in cui ogni giorno decine di studenti si recano per la loro pausa pranzo a km zero.
L’accordo avviato con la sigla delle firme il 13 novembre 2023, prevede la somministrazione di un servizio integrativo di ristorazione collettiva agli studenti iscritti all’università di Verona, all’Accademia Belle Arti di Verona e al Conservatorio di Musica di Verona. Il servizio è attivo tutti i giorni compresi i festivi nell’orario del pranzo. Per poter usufruire delle tariffe agevolate, agli studenti basta identificarsi attraverso un’apposita applicazione gestita dall’Esu con un sistema oramai rodato anche in Galleria Filippini.
All’incontro è intervenuto anche Matteo Nicolini, presidente della Commissione Sostenibilità di Ateneo dell’università di Verona, che ha portato i saluti del Rettore Pier Francesco Nocini. “Questa mensa rappresenta in modo molto concreto un circolo virtuoso tra le istituzioni sensibili al territorio. Qui si fa sostenibilità a tutto tondo, dal punto di vista sociale, ma anche economico e ambientale. Ne è la dimostrazione la ricerca presentata oggi. C’è sempre più bisogno di tornare al territorio, sia per conoscere la qualità degli alimenti locali, sia in un’ottica carbon foot print, per ridurre al massimo l’impatto delle nostre attività sull’ambiente”.
Con l’occasione Debora Viviani, ricercatrice di Sociologia dei processi culturali e comunicativi del dipartimento di Scienze umane dell’università di Verona, ha presentato ai giornalisti una nuova iniziativa di ricerca sulle abitudini alimentari degli studenti che verrà condotta in collaborazione con l’Esu.
“«Food & Colour. Scelte alimentari e utilizzo dei servizi di ristorazione universitari» – ha spiegato Viviani – è un progetto dell’università di Verona che nasce su richiesta di Esu Verona. Il progetto di ricerca ha lo scopo di acquisire informazioni sugli stili alimentari di studentesse e studenti e sul gradimento dei servizi offerti da parte di Esu al fine di migliorare la qualità della ristorazione universitaria. In seguito ad alcuni cambiamenti e alla creazione di nuove mense universitarie, l’Esu ha, infatti, l’esigenza di cogliere quanto questi nuovi servizi possano rispondere realmente alle esigenze ed aspettative dei frequentatori di tali luoghi. Per questo motivo, è stato predisposto un questionario online (raggiungibile tramite qr code o link) suddivise in due sezioni, che hanno obiettivi diversi. Principalmente cogliere le aspettative, le problematiche, ma anche le valutazioni, degli utenti dei servizi di ristorazione universitari. In secondo luogo, specificatamente alle studentesse e agli studenti universitari, un altro obiettivo è quello di tratteggiare le dinamiche e gli stili di consumo”. “Le informazioni raccolte – ha concluso Viviani – saranno utili per migliorare il servizio di ristorazione universitario e conoscere quali sono le abitudini delle studentesse e degli studenti, in un’ottica di educazione alimentare e cultura del cibo”.
I numeri relativi alle presenze, in questo primo anno, sono stati ricordati dal presidente Esu Claudio Valente. “In un anno esatto si sono seduti a queste tavole oltre 26 mila studentesse e studenti – ha detto – Con questo progetto pilota e con gli ultimi affidamenti anche nelle altre nostre mense, Esu ha messo al primo posto la qualità di quanto viene servito”. “Qui, in particolare, – ha proseguito Valente – sono stati preparati, considerando anche i tanti docenti che hanno scelto questa mensa condividendo le tavole coi ragazzi, 28 mila pasti con tantissimi prodotti tipici delle aziende agricole scaligere. Un’iniziativa, la prima del genere in Italia, per far conoscere ai tanti ragazzi che vengono a studiare qui da fuori provincia e fuori regione, le eccellenze delle nostre produzioni. Un risultato reso possibile dalla stretta collaborazione tra Esu, Coldiretti e la Cooperativa che ha in gestione la mensa di Galleria Filippini. Questa iniziativa, oltre a offrire un servizio di qualità agli studenti, ha contribuito anche a centrare l’obiettivo dato agli Esu dalla Regione Veneto di «favorire la presenza nelle ristorazioni degli Esu del Veneto di prodotti agroalimentari di origine locale»”.
Gli ha fatto eco il direttore di Coldiretti Verona Giuseppe Ruffini che ha espresso grande soddisfazione per un progetto in cui Coldiretti Verona crede moltissimo. “I numeri ci danno ragione rispetto al fatto che il km zero può senz’altro essere protagonista della ristorazione collettiva – ha detto – Gli studenti che ogni giorno frequentano Galleria Filippini lo hanno capito e con la loro presenza sempre più numerosa diventano i testimoni più credibili del progetto di Campagna Amica che favorisce l’incontro tra la cittadinanza e i valori della ruralità, come la stagionalità e la salubrità del cibo”. “In quest’anno – ha continuato Ruffini – abbiamo cercato di rendere sempre più confortevole la loro presenza adattando i nostri spazi alle loro esigenze per esempio dotandoli di una rete wi-fi implementata per agevolarli nelle loro attività di studenti. Inoltre li abbiamo sempre coinvolti nelle promozioni delle nostre eccellenze gastronomiche facendo degustare loro i prodotti che di volta in volta promuoviamo proprio qui, al mercato”.
Gianfranco Zavanella, presidente della Cooperativa centro di lavoro San Giovanni Calabria, è entrato nel merito dell’offerta rivolta agli studenti. “In quest’anno appena trascorso – ha detto – abbiamo lavorato per offrire un’esperienza gastronomica che rispondesse appieno alle loro esigenze di gusto, salute e varietà. La nostra proposta alimentare si è basata su prodotti freschi e di qualità, provenienti dal circuito Campagna Amica, con fornitori locali situati entro un raggio di 10 km. Ciò ci ha permesso di supportare l’economia locale e di garantire ingredienti autentici, sostenibili e a km zero”. “La stagionalità dei nostri ingredienti ci permette di offrire un menù che cambia durante l’anno, portando in tavola il meglio del territorio veronese. Abbiamo notato un maggiore interesse verso le opzioni a base vegetale e la frutta di stagione, che risultano ideali specialmente nel periodo estivo. Per questo, ci impegniamo a garantire un ampio assortimento di piatti vegetali, preparati con ingredienti freschi e di stagione, perfetti per una scelta alimentare leggera e nutriente”. Zavanella ha anche aggiunto che “abbiamo osservato che i ragazzi, oltre a scegliere piatti bilanciati, cercano nel momento del pasto anche un’occasione di relazione umana. Per loro, il pranzo diventa non solo un momento per ricaricare le energie, ma anche un’opportunità per socializzare e condividere.
Un plauso è stato espresso da Francesca Flori, rappresentante degli Studenti nel Consiglio studentesco dell’università di Verona: “La comunità studentesca in questo primo anno è stata particolarmente soddisfatta di questa nuova apertura che dimostra la capacità e volontà di collaborazione tra diversi attori del territorio nell’offerta di servizi agli studenti, tra cui la ristorazione. Il centro città mancava da anni di questo servizio. Ringraziamo quindi l’Esu per gli investimenti e il lavoro che sta portando avanti nel garantire questi nella costruzione di una città che vuole essere sempre più a misura di studente”. “Il mercato coperto di Galleria Filippini – ha continuato Flori – è una location davvero accogliente e un punto strategico più facilmente raggiungibile anche dagli studenti e le studentesse del polo universitario giuridico di Cittadella, dell’Accademia Belle Arti e del Conservatorio di Musica di Verona. Ricordiamo che anche a questi ultimi sono rivolti i servizi dell’Esu e a partire da quest’anno la rappresentanza studentesca in Esu sarà anche di loro diretta espressione”. “Molto importante – ha concluso – è quindi anche l’indagine che viene lanciata oggi sul monitoraggio dell’uso dei servizi ristorativi universitari e sulle abitudini alimentari di chi le frequenta. Per migliorare la qualità della ristorazione universitaria, infatti, è fondamentale che questa intercetti le esigenze e abitudini attenzionando in primis la sostenibilità e la qualità dei piatti offerti, come questa mensa ne è un virtuoso esempio”.
Photocredits Coldiretti Verona