Un bel successo per la prima edizione del concorso internazionale di composizione per un’opera musicale da camera nato per riconoscere e promuovere il talento nel mondo.
Temi antichi nuove opere. E’ questo il titolo della prima edizione del concorso internazionale di composizione per un’opera musicale teatrale da camera in un atto, su tema grecoclassico rapportato alla contemporaneità. Indetto nel 2009 dal consorzio Opera Academy Verona – polo nazionale artistico di alta specializzazione sul teatro musicale e coreutica, il concorso ha goduto della collaborazione di enti e teatri internazionali, con il patrocinio del Ministero italiano per i beni e le attività culturali e del ministero greco della cultura. Un contributo prezioso è stato offerto dalla Casa Ricordi che pubblicherà le opere premiate. Si è trattato del primo concorso di questo genere a livello nazionale, riservato a giovani compositori, per opere inedite e mai eseguite.
Le opere e la premiazione. 19 le opere giunte da tutta Europa fra le quali la commissione giudicatrice, presieduta dal maestro Azio Corghi, ha selezionato le quattro composizioni più meritevoli. E’ nella prestigiosa Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, che si è svolta la cerimonia di premiazione che ha visto il trionfo del 26enne Aurelio Scotto. Il giovane, anche maestro pianista, ha vinto con la composizione “Mito” per aver – secondo le parole di Azio Corghi – “rispettato i termini della consegna nel senso di una drammaturgia in relazione all’interpretazione del mito in chiave di attualità e per aver reso il giusto rapporto tra musica e teatro”. L’opera di Scotto, a cui è andato un premio di 2 mila euro, sarà pubblicata dalla Casa Ricordi e vedrà la sua rappresentazione in uno spettacolo co-prodotto dai teatri partecipanti e promosso a livello internazionale nella stagione 2010/2011. Una menzione speciale è stata infine dedicata alla composizione “Antigone” del bresciano Mauro Montalbetti.
La musica protagonista. La cerimonia di premiazione è stata accompagnata dall’eccelsa esecuzione in forma semiscenica di brani operistici tratti dal “Don Giovanni” di Mozart, “Capuleti e Montecchi” di Bellini, “L’elisir d’amore” di Donizetti e in chiusura il celebre “Così fan tutte” mozartiano. I giovani allievi del master in regia dell’Opera Academy di Verona, con l’accompagnamento del pianista David Jackson, hanno così offerto quattro intermezzi che hanno impreziosito la serata come forse solo la musica è in grado di fare.