Dalle pandemie medievali ai lazzareti veneziani alle futuristiche unità di isolamento dei moderni ospedali. Come si sono evolute le cure delle malattie infettive nei secoli? Quale influenza hanno avuto nella storia? Se ne parlerà venerdì 23 aprile a Palazzo Vecchio di Firenze al simposio internazionale dal titolo: “Hospitals and infectious patients throughout the centuries”. L’evento è promosso dall’Escmid, la società europea di microbiologia clinica e malattie infettive in cooperazione con la Società internazionale di chemioterapia, e la società internazionale di malattie infettive ed è supportata dalla prestigiosa rivista scientifica “The Lancet”. L’organizzazione scientifica della giornata di studi è a cura di Giuseppe Cornaglia, docente del dipartimento di Patologia e Diagnostica della facoltà di medicina dell’università di Verona e attuale presidente di Escmid (dopo esserlo già stato nel biennio 2007-2009).
“La giornata di studio, giunta alla terza edizione, è un’occasione per tracciare le evoluzioni che nel corso dei secoli hanno caratterizzato il controllo delle infezioni – spiega il professor Cornaglia-. Il convegno definisce le basi evolutive e conoscitive delle infezioni pandemiche e ripercorre le descrizioni di ospedali che nel passato vennero costruiti ad hoc per la cura di pazienti con malattie infettive”.
Il programma prevede 13 interventi di relatori europei e statunitensi che spazieranno dal simposio di Charles Savona-Ventura dell’università di Malta sul servizio ospedaliero nel periodo delle crociate alla descrizione storico scientifica degli ospedali nel medioevo del mondo islamico ad opera di Ilber Ortayli, direttore del museo Topkapi di Istanbul fino a tematiche più recenti sull’attenzione diagnostica e manageriale negli ospedali nel caso di malattie infettive e ai problemi posti dalle infezioni virali emergenti, incluse le ripercussioni sul sistema ospedaliero della recente pandemia influenzale H1N1.